PISTOIA. Pistoia è rimasta senza contributi per le scuole (vedi). E la portavoce del Sindaco Bertinelli scrive:
Alla luce degli esiti delle ultime verifiche statiche e sismiche sulle scuole Cino da Pistoia, stamattina (5 luglio – n.d.r.) il Sindaco è tornato a scrivere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al quale aveva già scritto lo scorso 12 marzo (vedi), indicando la realizzazione del progetto di demolizione e di ricostruzione dell’intero plesso prefabbricato della scuola superiore di primo grado Cino da Pistoia, come l’intervento prioritario per l’edilizia scolastica del nostro territorio.
L’edificio, infatti, progettato nel 1965 e costruito nel 1967, “non presenta soltanto – scriveva nella precedente lettera il sindaco – criticità da un punto di vista di microclima interno e di staticità in caso di sisma, ma è anche costituito da pannelli prefabbricati contenenti cemento-amianto, e pertanto necessita di un celere intervento risolutivo, anche in considerazione dell’alto numero di studenti che lo frequentano”.
È dunque necessario tornare a chiedere un sostegno al governo nazionale per la realizzazione di questo progetto – dal costo previsto di 3,5 milioni di euro – la cui attivazione risolverebbe definitivamente tutti i problemi connessi al plesso prefabbricato delle Cino.
Ecco la lettera spedita a Renzi:
Al Presidente del
Consiglio dei Ministri
Matteo Renzi
sede
Oggetto:Edilizia scolastica. Progetto di demolizione e ricostruzione del plesso della scuola superiore di primo grado Cino da Pistoia
Faccio seguito alla lettera dello scorso 12 marzo con la quale Le segnalavo, come intervento prioritario per l’edilizia scolastica comunale, il progetto di demolizione e ricostruzione del plesso prefabbricato della scuola superiore di primo grado Cino da Pistoia.
In essa Le segnalavo una serie di criticità già allora presenti nell’edificio (da un punto di vista di microclima interno e di staticità in caso di sisma, oltre che la presenza nella struttura di pannelli prefabbricati contenenti cemento-amianto), sufficienti a ritenere assolutamente necessario e non più procrastinabile un celere intervento risolutivo sul plesso, anche in considerazione dell’alto numero di studenti che frequentano la scuola.
Mi vedo costretto nuovamente a scriverLe, per informarLa che le condizioni della scuola sono adesso ulteriormente peggiorate, tanto che hanno indotto questa Amministrazione a ritenere necessario per il prossimo anno, come elemento di maggiore precauzione, la chiusura del plesso prefabbricato e il trasferimento in altri edifici delle nove aule che vi erano accolte.
A partire dall’anno scolastico 2011/12 l’Amministrazione ha infatti avviato una prima ricognizione generale delle condizioni degli edifici scolastici, che ha portato alla compilazione delle schede del Dipartimento della Protezione Civile “Livello 0” , cioè di quelle schede che ricostruivano, mediante i documenti custoditi dal Comune o dal Genio Civile, la nascita e le trasformazioni degli edifici strategici e rilevanti di proprietà del Comune di Pistoia.
Nel dicembre del 2012 il Comune di Pistoia ha poi partecipato ad un bando del Servizio Sismico della Regione Toscana per finanziare il calcolo di verifica sismica su tre specifici edifici scolastici (la scuola dell’infanzia “La Balena”, la scuola elementare Attilio Frosini, entrambi ancora in corso, e il padiglione prefabbricato della scuola media Cino da Pistoia), scelti sulla base di diversi elementi, tra i quali la pericolosità del sito, la tipologia costruttiva e il periodo storico di realizzazione.
La verifica effettuata sul plesso delle Cino da Pistoia, che sarà nei prossimi giorni trasmessa in tutti dettagli alla Regione Toscana, ha considerato il comportamento dell’edificio sottoposto sia ai carichi statici – pesi propri, sovraccarichi di esercizio, neve, vento – sia ad azioni sismiche di progetto, calcolate sulla scorta dei risultati delle indagini geologiche effettuate sul sito, nei modi previsti dalle Norme Tecniche delle Costruzioni.
I risultati indicano, per la parte prefabbricata del complesso scolastico, varie criticità derivanti da caratteristiche di costruzione, soprattutto localizzate nei collegamenti dei controventi con le travi e con le colonne del primo piano e della copertura.
Per le caratteristiche dell’edificio, non è ipotizzabile una sua chiusura parziale, come potrebbe avvenire per un immobile in muratura, che in virtù della sua capacità di redistribuire i carichi sui setti limitrofi ha la possibilità di attingere a “riserve” intrinseche di resistenza. Non possiamo dunque far altro che sospendere per il prossimo anno tutte le attività in esso ospitate, trasferendole in un altro plesso scolastico, impegnandoci fin da subito a trovare le soluzioni migliori al fine di alleviare i disagi per le famiglia e il personale della scuola.
Affinché questa soluzione possa davvero rappresentare solamente una inevitabile fase transitoria, è necessario iniziare subito i lavori di demolizione e ricostruzione del plesso, come indicato nel progetto allegato, per la cui realizzazione risulta indispensabile un sostegno anche da parte del governo nazionale: basti per questo sottolineare come, a fronte di un importo stimato di 3,5 milioni di euro, la capacità di spesa per investimenti da risorse proprio è stata per il 2013 di appena 2,7 milioni di euro e quest’anno certamente non sarà maggiore.
Auspicando un Suo positivo riscontro, porgo cordiali saluti
Samuele Bertinelli