PISTOIA. La Manif Pour Tous Italia accoglie con sentimenti di biasimo e compassione le sempre puntuali richieste, da parte di associazioni Lgbt o altre realtà similmente fondate sull’ideologia di genere, di censurare i nostri eventi organizzati in tutta Italia.
Stavolta la richiesta proviene dal collettivo femminista “Rete 13 febbraio” di Pistoia, che contesta lo svolgersi presso la Sala Consiliare della Provincia a Pistoia del convegno “A scuola di Gender”, ideato insieme all’associazione civica “Rotta Comune” e in programma per venerdì 28 marzo (ore 21.15). All’incontro parteciperanno l’avv. Andrea Gasperini, la dott.ssa Susanna Fontani (psicologa e psicoterapeuta), e il dott. Daniele Mugnaini (psicologo dell’età infantile).
Secondo la Rete 13 febbraio di Pistoia la nostra presenza in Provincia non si concilierebbe con la decisione dello stesso ente di costituire un «Centro Provinciale di osservazione, informazione e assistenza legale in favore delle vittime delle discriminazioni, un codice che fa riferimento alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea che, all’art. 21, vieta qualsiasi forma di discriminazione comprese quelle legate alle tendenze sessuali». Questo provvedimento contrasterebbe col fatto che, almeno secondo il comunicato, La Manif Pour Tous Italia «apertamente e dichiaratamente si batte contro il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali ed è addirittura nata proprio per perseguire questo fine».
Spiace leggere posizioni intrise dell’ormai solita falsificante “retorica dello scontro”.
La Manif Pour Tous Italia intanto rileva con dispiacere, ancora una volta, la pervicace intenzione di voler inquisire ogni iniziativa volta a difendere, ribadire e tutelare il primato della famiglia nella nostra società, così come esplicitato anche nella carta costituzionale, ed in particolar modo nel caso degli argomenti trattati nel convegno sopracitato, dove tramite un approccio specialistico vengono analizzati e presentati alla cittadinanza i pericoli derivanti dell’introduzione dell’ideologia di genere nelle nostre scuole, e più precisamente attraverso la recente assegnazione — unilaterale quanto discutibile — dei corsi in oggetto esclusivamente ad associazioni di area Lgbt, come è accaduto anche in Toscana.
Ancor più grave, questo intervento a gamba tesa nella scuola, se si tiene presente che non di rado viene portato avanti senza averne esplicitamente e preventivamente rese chiare le modalità e i contenuti agli stessi genitori, facendo passare come lotta all’omofobia e alle discriminazioni — lotta, questa, pacificamente sostenuta dalla stessa La Manif Pour Tous Italia — quello che in realtà è un grave, scorretto e assolutamente indifendibile tentativo di indottrinamento dei ragazzi all’ideologia gender.
Tutto questo sarà mostrato ai partecipanti al convegno.
La Manif Pour Tous Italia poi non si occupa né di omosessualità né delle tendenze sessuali delle persone, nascendo con lo scopo, questo sì unicamente dichiarato, di promuovere la realtà familiare per come di essa la nostra civiltà ha sempre beneficiato, cioè quale unione tra un uomo e una donna aperta alla vita, difendendo il diritto e il bisogno di ogni figlio di avere una mamma e un papà e, quale corredo necessario, La Manif Pour Tous Italia difende il diritto dei genitori di trasmettere il loro patrimonio antropologico e valoriale ai propri figli, senza che altri intermediari si frappongano nell’esercizio di questo diritto naturale ed inalienabile.
Questo complesso di valori, attualmente in forte discussione, non necessita appartenenze politiche o confessionali, e nemmeno la condizione di eterosessualità: il portavoce de La Manif Pour Tous Francia, infatti, è dichiaratamente omosessuale e convivente. Moltissime sono le persone omosessuali che condividono le nostre posizioni e non si riconoscono nella deriva ideologica delle associazioni fondate sull’ideologia di genere, che pure si ammantano di una rappresentatività universale dei diritti di queste persone. Una condivisione così ampia si basa sul comune rispetto della dignità personale di chiunque, facendo salvo però il costituzionalizzato diritto d’opinione.
L’incontro di questo venerdì discuterà l’ideologia di genere attualmente propagandata in moltissimi istituti scolastici italiani, le sue cause storico-sociali e i suoi effetti gravemente distorsivi sulla maturazione psico-affettiva dei minori. L’incontro vuole essere un aiuto a tutti i genitori e i docenti che da mesi sono in allarme nel vedere infranto il patto di fiducia che regola il rapporto tra la famiglia e la scuola e che ci contattano per ricevere supporto.
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One thought on “‘LA MANIF’ RISPONDE A “RETE 13 FEBBRAIO” DI PISTOIA”
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