AGLIANA-PIANA. Il Comitato antinceneritorista contesta il manifesto elettorale del circolo Legambiente di Agliana, che all’avvio della tornata amministrativa ripresenta le solite proclamazioni pseudo-ambientaliste proponendo temi di facciata, glamour e solo intrisi di populismo.
Lo stesso incipit alla cartolina “Via le mani dalla città – Salviamo il paesaggio” è anacronistico e ipnotizzante: si preoccupino più utilmente – i legambientisti – delle minacce che l’impianto di incenerimento dei rifiuti di via Tobagi ha causato e continua a causare sul territorio. Il nobile circolo Aglianese, guidato da Simone Bartolini, non sa proprio che cosa dire sullo scandalo della discarica dei rifiuti che è stata rinvenuta sotto l’impianto e nelle sue vicinanze?
Questo comitato è bene informato che il circolo ha consolidato nel sodalizio un folto numero di esponenti del Pd e che, gli stessi soggetti, sono comprensibilmente “distratti” – per non dire assenti – sulle problematiche di rilevanza ambientale e dell’aggravio economico della Tia, visto il contributo politico indotto dal partito nella diretta programmazione della gestione dei rifiuti.
Il manifesto preelettorale è incentrato in modo davvero suadente sulla green economy, l’edilizia, la riduzione dei pesticidi e la promozione dell’agricoltura biologica: tutti temi condivisibili, ma su un’ampia scala nazionale. Manca qualunque richiamo all’emergenza delle polveri fini, l’aumento delle tasse locali sui rifiuti, la perdita dei ristori dell’Ato, le conseguenze del processo Tibo e la grave ipoteca sulla discarica di ceneri, emersa solo grazie al merito di qualche cittadino responsabile e non certamente per il rimorso di coscienza dei politici amministratori.
A niente serviranno le piste ciclabili, con l’aria ammorbata da inquinanti: Legambiente si faccia portatrice delle autentiche denunce che sono distintive di un’associazione indipendente e libera, che pone al centro del suo impegno la tutela della Salute e non la tacita e indiretta promozione di una fazione politica, rivestita di demagogia di circostanza.
Legambiente, conclude il suo comunicato stampa inneggiando surrettiziamente al “porta a porta” per come potrebbe “spegnere le linee dell’incenerimento”: ebbene questa è la solita aria fritta, mai seguita da fatti. L’inceneritore è invariato nella sua potenzialità e resterà tale per lungo tempo, ma spiace constatare che il circolo non ha avuto niente da dire sullo strascico quinquennale della chiusura, dismissione e scomparsa della principale azienda di riciclo delle plastiche (ex-Recoplast), proprio dimenticata dalla politica per come contrapposta all’interesse della lobby inceneritorista? Eppure i volontari, di plastica ne fanno ampia raccolta nella giornata primaverile “puliamo il mondo”!
Insomma il circolo aglianese tutela la comunità dei cittadini o sponsorizza in modo implicito qualche fazione, visto come appare silenzioso sugli errori consolidati dalle amministrazioni di centro sinistra?
[comunicato stampa]
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