1° SETTEMBRE. A QUARRATA ARRIVA FINARDI

Eugenio Finardi
Eugenio Finardi

QUARRATA. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo giusto un anno fa, Eugenio Finardi, a Casalguidi. Di nuovo, al di là del Nuovo umanesimo, il suo ultimo tour che prende spunto dalla partecipazione al Festival di Sanremo e che ha preso il via dalla piazza di Aosta, il cantautore milanese non avrà forse nulla da dirci. Ma torniamo ad ascoltarlo.

E volentieri. Primo perché nel concerto che terrà lunedì prossimo, 1° settembre, in piazza Risorgimento a Quarrata, a partire dalle 21,30, il più nobile importatore italiano della world music presenterà i suoi nuovi cinque inediti, secondo, ma soprattutto, perché riascoltare le sue poesie dal vivo è sempre piacevolissimo. E utile.

Nel 1977, ad esempio, quando infuriavano un sacco di cose importanti e qualche sciocchezza – le cose importanti ce le siamo dimenticate, le sciocchezze, no –, Eugenio Finardi scrisse una poesia importantissima, che si intitola Scuola:

Ci dicevano, insistevano, di studiare
che da grandi ci sarebbe stato utile sapere
le cose che a scuola andavamo a imparare
che un giorno avremmo dovuto anche lavorare.

E c’è chi è stato promosso, c’è chi è stato bocciato,
chi non ha retto la commedia ed è uscito dal gioco
ma quelli che han studiato e si son laureati
dopo tanti anni adesso sono disoccupati.

Infatti mi ricordo mi sembrava un po’ strano
passare quelle ore a studiare latino
perché allena la mente a metter tutto in prospettiva
ma io adesso non so calcolare l’iva.

Io volevo sapere la vera storia della gente
come si fa a vivere e cosa serve veramente
perché l’unica cosa che la scuola dovrebbe fare:
è insegnare a imparare

Io per mia fortuna me ne son sempre fregato
non facevo i compiti, non ho quasi mai studiato.
Ascoltavo dischi, mi tenevo informato.
Cercavo di capire ed adesso me la so cavare.

Perciò va pure a scuola per non far scoppiar casino,
studia matematica ma comprati un violino, impara a lavorare il legno,
ad aggiustar ciò che si rompe, che non si sa mai nella vita
un talento serve sempre.

E poi, in questa sua nuova tournée che toccherà varie regioni italiane, sarà accompagnato da un nuovo cast di strumentisti, che sono Giovanni Maggiore alla chitarra, Marco Lamagna al basso, Paolo Gambino alle tastiere, Claudio Arfinengo alla batteria e Claudio Rossi al violino, al mandolino, all’ukulele e al bouzouki.

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