Appuntamento alle ore 21 di stasera lunedì 3 febbraio a Pistoia nel Circolo Garibaldi in Corso Gramsci. Assemblea pubblica alla vigilia di una nuova Conferenza dei Servizi. Organizza “Un altro Appennino è possibile. Versante toscano”
PISTOIA — SAN MARCELLO PITEGLIO. “Il sistema viario della Montagna Pistoiese ha raggiunto un livello di degrado ormai irreversibile, ma c’è ancora chi pensa a spendere una montagna di soldi per una funivia che qualcuno, senza morire dalle risate, sostiene debba essere fatta solo perché così si dimezzerebbero i tempi per andare (sic) da Cutigliano a Bologna. Ma ci facciano il piacere, direbbe Totò”.
Usa l’ironia il Comitato “Un altro Appennino è possibile versante toscano” in una nota stampa aperta con l’elenco dei più recenti problemi alla viabilità montana ordinaria (statali 66 e e 12, provinciali 18 e 34, comunali varie). L’ultima interdizione stradale è quella, per una frana, sulla provinciale 38 sopra Calamecca. Per non parlare dei problemi per raggiungere Cutigliano.
“Tutto ciò mette in sofferenza e disagio tutte le attività produttive montane, iniziando dal turismo, nonché tutti i cittadini residenti o meno. E tutto ciò – prosegue la nota – dimostra il livello di degrado irreversibile raggiunto dal sistema viario della nostra Montagna dove ormai basta qualcosa di normale come lavori in corso per creare grandi problemi”.
Ed è proprio dedicato alla ormai famosa e molto contestata funivia (“16 milioni di euro per un collegamento di cui nessuno sente davvero il bisogno in luoghi preziosi sotto il profilo ambientale”) che il Comitato scende in pianura con una pubblica assemblea convocata per questo lunedì 3 febbraio a Pistoia.
L’appuntamento è per le ore 21 nel Circolo Garibaldi (Corso Gramsci 52) “per aggiornare i nostri sostenitori e i cittadini interessati sullo stato dell’iter per la nuova funivia e sugli scenari all’orizzonte per il 2025”.
C’è infatti una novità: dopo il fallimento della Conferenza dei Servizi convocata dalla Provincia di Pistoia (“i partecipanti – ricorda il Comitato – hanno espresso pareri, negativi, che non consentono di approvare il progetto”) la stessa Provincia ha convocato, per il 10 febbraio, una nuova Conferenza dei Servizi (“stavolta in modalità sincrona, cioè con i partecipanti in presenza”).
Un tentativo che non convince il Comitato. “Non si capisce con quali magheggi come possano essere cambiati pareri negativi già espressi nella prima Conferenza stante il fatto che il progetto è rimasto invariato e dunque continua a scontrarsi con le normative – regionali, statali, europee – vigenti presentando così tanti profili di illegittimità che risulta singolare la volontà di perseverare nell’errore”.
Il Comitato è sostenuto da oltre 40 associazioni toscane fra cui CAI e Touring Club, Italia Nostra e Legambiente. L’assemblea è convocata per ribadire i tanti motivi di contrarietà verso la funivia che (“così è scritto nei documenti progettuali”) servirebbe (“alla Totò”) per dimezzare i tempi di percorrenza tra Cutigliano e Bologna”.
[banchini — un altro appennino è possibile-versante toscano]