1° maggio. “PRATO CITTÀ DEDITA AL LAVORO, A TESTA ALTA NELLA DIFESA DEI DIRITTI”

PRATO. “La città di Prato è storicamente dedita al lavoro. Per i pratesi il lavoro è quasi una sorta di religione laica e da sempre in questo territorio la comunità si è impegnata per creare occupazione, ma soprattutto per difendere i diritti dei lavoratori. Ospitare la manifestazione nazionale del 1° maggio è per la città un onore”.

Il sindaco Matteo Biffoni come ogni anno parteciperà al corteo della Festa dei lavoratori e sottolinea la particolarità della scelta dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil che hanno voluto portare a Prato la manifestazione nazionale. “Sicurezza sul lavoro, difesa del diritti dei lavoratori e della concorrenza leale sono i temi centrali dell’impegno di tutte le istituzioni che in sinergia stanno portando avanti con tenacia un programma di contrasto a ogni forma di illegalità —  sottolinea il sindaco —.

Prato ha avuto la forza di reagire davanti ad eventi drammatici, come la morte sul posto di lavoro, in maniera concreta. Il progetto lavoro sicuro, i protocolli d’intesa tra istituzioni, categorie economiche e sindacati, i controlli continui sul fronte della sicurezza dei luoghi di lavoro stanno portando a risultati importanti.

La strada da fare è ancora lunga, ma in meno di cinque anni abbiamo dato una svolta importante”.

Biffoni ricorda anche come il tema della sicurezza sul lavoro sia trasversale: “Non si può morire di lavoro. Non si può risparmiare sulla vita dei lavoratori. Lo scorso anno in Italia morirono oltre 1029 lavoratori. 72 solo in Toscana, dei quali 6 a Prato.

Non si può morire perché si lavora in un’abitazione, come accaduto alla donna e all’uomo di origini cinesi a Vaiano. Ma non si può morire nemmeno come Fabrizio, morto proprio un anno fa schiacciato da un muletto. La sicurezza deve essere una priorità sempre, per tutti”.

[edr — comune di prato]

 

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