PESCIA. Si prospetta un fine settimana con afflussi importanti nei cimiteri, visto che la commemorazione dei defunti quest’anno cade di lunedì. Con impatto anche per i produttori di crisantemo pesciatino, che hanno venduto bene, “ma non c’è stata nessuna impennata del prezzo – evidenzia Coldiretti Pistoia –. Il mercato continua a dare margini risicati di guadagno”, anche in questo anno, dove il gran caldo estivo ha ridotto le quantità prodotte a Sud Italia.
Il valore che il consumatore spende non è ben distribuito lungo la filiera produttiva. Di quanto pagato dal cittadino per acquistare crisantemi o composizioni, al produttore di fiori va solo un quarto, se non un quinto.
“Qui a Pescia il gran caldo non ha inciso sulla qualità del prodotto, il clima degli ultimi giorni di maturazione è stato ottimale”, spiega Carlo Moisè, produttore di crisantemi.
“Il nostro crisantemo arriva al consumatore più fresco, rispetto a quello di importazione, con una durata di molto superiore – dice Fabrizio Vezzani, produttore pesciatino specializzato in crisantemina programmata –. Un fiore che viene dall’estero arriva sugli scaffali di vendita dopo almeno una settimana dalla raccolta, quindi ha vita più breve”.
La concorrenza straniera, con un approccio più industrializzato alla produzione, negli anni ha fatto sì che tanti operatori pesciatini uscissero dal mercato, riducendo la produzione complessiva. Chi ha resistito ha molte richieste del proprio prodotto, ma i margini rimangono ridotti.
“Lavoriamo perché lo spirito imprenditoriale di Pescia e gli investimenti in essere e programmati – auspica Coldiretti – producano le giuste innovazione, affinché Pescia si confermi eccellenza nella produzione floricola”.
[murrone – coldiretti pistoia]