2023 anni dopo. BUONA PASQUA? SI FA PER DIRE, GENTE. GLI AUGURI UNO SE LI DEVE MERITARE!

In questi giorni prepasquali, alla maniera mia, ho mandato in giro gli auguri che vedete nell’immagine di testa



CHI DISTINGUER GLI AUGURI MAI NON SÈPPE

FINÌ CHE SE LO PRESE IN LO “ZIPÈPPE”!


 

Contro la cosiddetta ipercorrezione (che in linguistica è un errore) la migliore risposta è la scorrettezza della libertà di linguaggio. E checché ne dica l’Accademia della Crusca & della semola, come dice sempre Riccardo à prise de cul

 

Non sono un cattolico praticante. Tantomeno sono buono e pronto al perdono come loro (tanto dire ti perdono, alla fine, non costa nemmeno un euro).

Non sono disposto ad abbonare i debiti con troppa facilità, perché penso che chi ha sottoscritto un contratto sociale con un popolo, abbia il dovere di rispettarlo.

Non sono onesto come chi fa il giudice di mestiere, ma spesso seleziona la gente come il colonnello Rudolf Franz Ferdinand Höß ad Auschwitz: negando l’art. 3 della Costituzione di Mattarella & Benigni.

Non sono, insomma, un uomo di questi tempi infami, famosi solo per corruzione, Sodoma e Camorra, leccaculismo, ruffianesimo e rinascimento dopo aver mutato sesso o messo dinanzi a un uomo (da far nascere, contro la sua volontà) due madri, un padre e un utero in affitto.

Il tempo infame di uteri in vendita come scarpe da ginnastica; e buchi di culo offerti, alla maniera della Schlein, come soluzione ai problemi del clima…

Stupido come sono nato e rimasto per tutta la vita, non arrivo a capire come a incularsi e leccarsi, l’umanità/cretintà possa aiutare il clima: bene al clima potrebbero farlo, di sicuro, solo gli squali, ma se i cinesi non li ammazzassero tutti per fare il brodo sulle loro pinne usate come osso di zampa di vitello…

Non capendo molto, come invece capiscono i nostri tutori-men/tori (non di rado men/tecatti) a iniziare dalle famose «autorità costituite», prime fra tutti a seminare vergogna sul mondo degli schiavizzati, ho, più che l’impressione, la certezza di essere piovuto su un vero e proprio pianeta delle scimmie.

Alcune delle quali – le più malvage e inaffidabili – con la toga, svolgono il loro mestiere di lupi a bada del gregge “in nome del popolo italiano”.

Ma più ancora violente e pericolose, direi, sono le scimmie che detengono il vero sconcio potere reale: quello di mandare a giudizio senza neppur rispettare una regola di tutte quelle cui sarebbero soggette.

In chiaro – secondo la regola dell’indispensabile trasparenza –, intendo parlare dei procuratori e dei loro sostituti delle procure italiane, nei quali mai – a mio parere, sempre più condiviso da altri, perché emergente dall’osservazione del mondo reale – ho visto maggiore ignoranza, incultura, neghittosità e falsazione del vero per fini loro e non di rado non punto chiari.

Per questa mia antiquata riserva mentale di sopravvissuto al giurassico, un amico fraterno che è l’esatto contrario di me – cattolico, praticante, credente, onesto e degno di essere definito tale – stamattina mi ha scritto:

Carissimo “Pasquino”, mi lusinga l’essere raggiunto dal tuo augurio! Ma ricorda sempre: siamo ombre che passano sulla scena della vita e la nostra misura degli altri può fallare, come diceva il buon Renzo manzoniano.

Diamo, allora, il beneficio degli auguri anche a chi quasi certamente non lo meriterebbe, perché la nostra Misura ha da essere un’Altra: quella di Chi ha amato senza condizioni ed è più misericorde che vindice.

Gli ho dovuto rispondere così:

Ma su’ pa’ è… implacabile. E io sto coi nonni…. ????. Buona Pasqua a te e ai tuoi ???.

Perché quando ci vuole ci vuole, diceva l’arcivescovo ortodosso Silvano di Luni, incazzato con la preside Rita Flamma, distruttrice del Forteguerri fiore all’occhiello di Pistoia anche se qualche magistrato di oggi preferisce mandare i propri figli al Cicognini di Prato…

Il potere ama chi lo lecca, non chi lo mette continuamente in discussione. Ma che democrazia è quella in cui si deve solo credere, obbedire e combattere?

Quest’Italia, fatta così e così ridotta dal catto-comunismo di moda anche nelle «arrossate procure della repubblica», potrebbe essere raddrizzata solo da un incazzato Jaweh di quelli che si palesavano, ahimè, solo 4-5 mila anni fa nella Bibbia.

Finito il babbo – certamente maschio, perché ingravidò una vergine –, che non si è fatto più vivo; finito il padre che bombardava Sodoma e Camorra per i costumi sessuali che oggi, invece, vanno di moda, restaurati fra preti, frati, monache e politica della Schlein: che cosa mai potevo rispondere e dire, se 2023 anni di Figlio hanno portato a questo scimmiesco sputtanamento generale?

Buona Pasqua sì, ma in senso etimologico; di Pasqua che significa “passaggio ad altro”.

Speriamo a qualcosa di meglio; da questo mondo di merda a uno di liberazione da tanti bravi pitecantropi che ci vogliono tanto bene da augurarci di diventare tutti froci e lesbiche: o altrimenti verranno a cercarci di casa in casa per farci un culo come un paiolo!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]



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