Se ogni anno fosse andato sempre meglio dell’anno precedente, oggi – dopo due millenni di cristianesimo e di progressismo sfrenato – saremmo in un vero paradiso: forse senza vergini coraniche, ma certamente sgombro degli stronzi che opprimono le nostre vite. E invece vi sembra che sia così?
GLI DÀI LE ARMI PER LA DEMOCRAZIA
E LORO TI RINGRAZIANO RICATTANDOTI
È impossibile ricominciare il viaggio, come ci ha suggerito la signora prefetta:
Dai poeti…
E più impossibile che mai è credere nelle favole del volémose bbène di Baby-Romy, sindaco di Quarrata risciacquato con Perlana…
Agli analfabeti (e alle mucche che fanno i peti)
L’augurio, cari lettori, è che le cose, nel 2025, vi vadano il meno peggio possibile: non fantastiche come ve le promettono i contafrottole che vivono alle nostre spalle e ci tolgono risorse e serenità, regalando armi a destra e a manca perché le guerre si facciano e ci disfacciano.
Questa speranza (perché non bisogna mai sperare senza disperazione e disperare senza speranza, come diceva Seneca il Filosofo) cercano di darvela due testimoni viventi di quella che è la vera qualità della vita nella giojosa città di Vanni Fucci e di Cino da Pistoja: Linea Libera & il Comitato Perseguitati e Vittime del Tribunale di Pistoja.
Che altro aggiungere a questa verità che nessun politico, nessun giornalista locale (tranne i perseguitati), nessuna «autorità costituita» della Gip Patrizia Martucci, nessun Pm o sostituto del Terzo Piano di Tommaso Coletta, vuole vedere?
Tutti costoro fanno soltanto una cosa: applaudono la prefetta quale antesignana dei viaggi da ricominciare sempre da capo. In una guerra infinita che vede gli uomini normali destinati a infinitamente soffrire non per avere di più di quanto loro spetti, ma per ottenere tutti quei diritti che sono codificati in una Costituzione calpestata, però, da chi il potere lo esercita come la clava di Ercole o il manganello dei tanto temuti-odiati fascisti.
Perciò gloria non in excelsis Deo, visto che proprietario di là ne è stato sfrattato dai woke vestiti in rosso-nero come il Milan, ma in terris a quegli irriducibili dei disobbedienti che sanno ancora opporsi alla massificazione cerebrale dei perbene così tanto di moda ai nostri infelici giorni in una democrazia e una libertà in cui può credere solo Sergio Mattarella con le sue prediche neo-margheritose e mortadelliane. Amen.
[redazione@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana