
MONTEMURLO. Si è svolta in piazza della Libertà a Montemurlo la cerimonia ufficiale di commemorazione del 25 aprile, festa della Liberazione. Una data importante, perché proprio quest’anno ricorrono i settant’anni dalla fine dell’occupazione nazi-fascista dell’Italia.
Il Sindaco Mauro Lorenzini nel suo discorso ha ricordato come il 25 aprile rappresenti il “rinascimento” dei diritti dopo gli anni bui della guerra, della dittatura, delle stragi e delle persecuzioni. Una festa che per il primo cittadino ha ancora un forte valore, soprattutto oggi che assistiamo all’esodo biblico dall’Africa di migliaia di disperati e ad una pericolosa recrudescenza delle persecuzioni religiose e razziali.

Il sindaco, quindi, ha chiesto a tutti di non far finta di non vedere, a non rimanere indifferenti, a non ripetere gli errori del passato, ma a lavorare uniti per arrivare ad una soluzione pacifica dei conflitti che affliggono molte parti della terra. In particolare, il sindaco ha chiamato in causa l’Europa, che non può avere solo un ruolo economico, ma che deve essere anche “l’Europa dei diritti e delle libertà”.
Un discorso molto sentito che ha avuto anche come protagonisti gli “eroi sconosciuti” della Resistenza, quei montemurlesi – operai, contadini, piccoli artigiani – che a rischio della propria vita, sostennero la lotta di liberazione, offrendo cibo, rifugio e protezione ai partigiani e ai soldati alleati.
Il sindaco, poi, ha ricordato Marcello Martini, deportato a soli 14 anni nel campo di concentramento di Mauthausen, a cui l’amministrazione ha concesso la cittadinanza onoraria, i deportati montemurlesi Gino Gelli e Erasmo Meoni, il giovane Tamare Meucci, impiccato dai nazi-fascisti, perché scambiato per un partigiano. Una festa, dunque, per non dimenticare quanti morirono per la libertà di questo Paese e per non dimenticare che la libertà non è una diritto scontato, ma un valore che va sempre difeso e perseguito.
[comune montemurlo]