4 novembre. TRICOLORI ALLE FINESTRE E LEZIONI SULLA “GRANDE GUERRA”

Festa dell’Unità d’Italia e delleForze Armate .

PISTOIA. È stata approvata ieri con 18 voti favorevoli, 4 contrari e un astenuto la mozione del gruppo consiliare di Fratelli di Italia riguardo le iniziative per celebrare la giornata del 4 Novembre, giorno in cui si celebrano l’Unità d’Italia e le Forze Armate.

“La mozione — scrive il consigliere Elena Bardelli (Fdi) — propone diverse iniziative per celebrare degnamente tale data: che nelle scuole gli insegnanti dedichino spazio a ricordare la Grande Guerra e ciò che ha significato per l’Italia, spiegando il significato delle parole dell’inno d’Italia; che i cittadini pistoiesi in questa giornata espongano il tricolore alla propria finestra o balcone.

Non si tratta di trionfalismo o celebrazione della guerra, come in buona o malafede ha erroneamente interpretato l’opposizione, che ha votato contro la mozione.

Elena Bardelli (Fdi)

Lo spirito con cui il documento è stato presentato è quello di ricordare il sacrificio di tanti giovani, nostri antenati, animati dal senso del dovere e di fedeltà alla Patria (209 furono i caduti pistoiesi) , che non sono morti invano, ma hanno contribuito fattivamente, anche a costo della vita, alla causa dell’Unità d’Italia”.

“Da docente, oltre che come consigliere comunale — ha aggiunto Bardelli — penso che il dovere delle istituzioni scolastiche sia quello di educare al senso civico; per questo non può esimersi dal ricordare l’evento che, concludendo l’iter di unificazione territoriale e culturale dell’Italia iniziato nel Risorgimento , costituisce la nascita del popolo e della nazione italiana.

In questa società pluralistica e multiculturale, dove i giovani spesso sperimentano lo smarrimento esistenziale, è importante recuperare il senso di appartenenza, le nostre origini e le nostre radici, la nostra identità storica e culturale, per non cadere nel relativismo e poter dialogare consapevolmente con chi appartiene ad altre tradizioni culturali”.

“Non possiamo progettare e costruire insieme il futuro, non possiamo sapere chi siamo e dove andiamo — conclude Elena Bardelli — se non conosciamo da dove veniamo”.

[Andrea Balli]

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