FIRENZE. Stamani sono state consegnate in Consiglio Regionale le oltre 55mila firme a sostegno del referendum abrogativo della legge regionale di riforma del sistema sanitario toscano.
“Una grande giornata, una vittoria per il comitato promotore, una grande soddisfazione per noi di Sì Toscana a Sinistra che in questi due mesi non ci siamo risparmiati nella raccolta firme e nel superare ostacoli politici di ogni tipo” dichiarano i Consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti.
“Il Presidente Rossi, l’Assessore Saccardi, il Partito Democratico fino a oggi, invece di accettare un vero confronto sui temi e i contenuti della loro riforma sanitaria, hanno avvallato inspiegabili ostacoli finto burocratici, mettendo a rischio lo svolgimento di un fondamentale istituto democratico di democrazia diretta previsto per legge”. “Anche stamani abbiamo vissuto una giornata surreale con nessun ufficio regionale disposto ad accogliere i plichi con le firme del comitato”. “Soltanto l’intervento diretto dei Presidente del Consiglio Giani e del Collegio di Garanzia statutaria, professor Merlini, ha sbloccato la situazione, dando prova di una trasparenza e di un buon senso che altri non hanno dimostrato”.
“Il nostro impegno certo non finisce qui, da oggi porremo immediatamente con forza il tema dei tempi, chiedendo l’accelerazione delle procedure per lo svolgimento dei referendum regionali, motivo per cui abbiamo depositato una nostra proposta di legge già da mesi, così da poter votare a primavera”. “Già ai tempi del referendum sull’acqua abbiamo assistito alla netta divaricazione tra maggioranza sociale e maggioranza politica, anche stavolta vinceremo contro chi vuol distruggere la sanità toscana”. “Anche sulla sanità pubblica la parola deve tornare ai cittadini, senza sotterfugi e senza invenzioni legislative dell’ultima ora come disperatamente sta provando a fare la Giunta”.
“Da domani saremo di nuovo sui territori a spiegare le nostre ragioni, dimostrando che le proposte di Rossi porteranno solo a un folle gigantismo burocratico, che non aumenterà l’efficienza o ridurrà i costi ma peggiorerà la qualità delle prestazioni e isolerà ulteriormente i territori”. “Noi vogliamo una sanità attenta ai cittadini, soprattutto quelli più deboli, e che sappia risparmiare ponendo fine a inefficienze e sprechi insostenibili, non tagliando il personale a scapito dei servizi e spalancando le porte ai privati”.
[sì toscana a sinistra]