70 anni in Tibet. LA REPUBBLICA DEL PD

La libertà? Una pia illusione…

HO RIVISTO in questi giorni i sette anni in Tibet di Brad Pitt, in realtà in Tibet dovremmo starci tutti per settant’anni.

Vi piace di più questa Repubblica del Pd – nel senso che è tutta o almeno al 90 percento dem –, uno stato in cui non c’è una cosa che torna e una istituzione che sia degna di tale nome?

Ve ne rimetto un po’ in fila alcune, così, tanto per dire:

  1. abbiamo un presidente della repubblica che è stato scelto da un parlamento dichiarato incostituzionale anche dal medesimo Mattarella in persona, ma ci incazziamo con Maduro
  2. abbiamo due papi, uno in diretta e uno in differita
  3. abbiamo un parlamento rosé in odore di incostituzionalità
  4. abbiamo un presidente del consiglio scelto da due signori che hanno fatto un contratto privato fra loro
  5. abbiamo una magistratura che scodazza a destra e a sinistra, taglia e cuce, raddrizza e piega – e senza mai dare conto a nessuno del proprio operato
  6. abbiamo dei dirigenti della pubblica [dis]amministrazione – bella invenzione del signor Bassanini – creati apposta per generare confusione e depistare l’attenzione dai politici verso gente che porta a casa, ogni anno, carrettate di quattrini “regalati” per responsabilità che non si assumono
  7. abbiamo una scuola invasa da poveri insegnanti (poveri di cultura vera e digerita opportunamente) che in molti casi non conoscono la materia che insegnano e per la quale tirano le famose carducciane “quattro paghe per il lesso”
  8. stiamo vivendo con l’ossessione della legalità in un abisso di illegalità costante e ripetuta che fa comodo a tutti – di volta in volta, poi, ve lo faremo sapere
  9. urliamo come ossessi sulle incompatibilità dell’ultraottuagenario “smandibolato”, come lo definisce Crozza, ma abbiamo il Signor Avvocato David Ermini vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (un avvocato che giudica i giudici non è un incompatibile “mistero della fede”?)
  10. non possiamo più fare una battuta che ricordi, anche da lontano, una donna, perché siamo dei “sessisti” e dei brutali aggressori e veniamo condannati da censori beghini e muffosi se non addirittura da magistrati che hanno dimenticato di essere stati, a loro volta, condannati per collusione con la camorra (giorno verrà che ne riparleremo)
  11. non possiamo dare dell’asino a un somaro a due gambe (e tanti ce ne sono in Italia), perché offendiamo un animale: però possiamo macellare impunemente miliardi di povere bestie non per sopravvivere, ma per soddisfare la nostra gola, quella che a Perugia “ha il buco stretto, ma ingoia la casa e il tetto”
  12. dobbiamo parlare una bella lingua con proprietà di linguaggio, ma possiamo chiedere alla Crusca di inserire “petaloso” nel dizionario: del resto che male c’è? Finisce come “schifoso” e “merdoso”, con suffisso in “-oso” di chiara ascendenza plebea e/o “caprosa”
  13. non possiamo alzare la testa neppure per un attimo perché il potere, di tutti i tipi, senza eccezione, non gradisce critiche e ce la mozza di netto
  14. non dobbiamo sbagliare perché dobbiamo obbedire, ma lo stato può fare di tutto a tutti e a gratis

Ecco: se vi piace vivere in un mondo così, io, onestamente, non avrei mai immaginato che questa repubblica finisse in una sentina come questa.

Non ho fiducia negli uomini e mi vergogno di essere italiano: anche se i bravi cittadini democratici si scandalizzeranno…

[Edoardo Bianchini]

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