HO RIVISTO in questi giorni i sette anni in Tibet di Brad Pitt, in realtà in Tibet dovremmo starci tutti per settant’anni.
Vi piace di più questa Repubblica del Pd – nel senso che è tutta o almeno al 90 percento dem –, uno stato in cui non c’è una cosa che torna e una istituzione che sia degna di tale nome?
Ve ne rimetto un po’ in fila alcune, così, tanto per dire:
- abbiamo un presidente della repubblica che è stato scelto da un parlamento dichiarato incostituzionale anche dal medesimo Mattarella in persona, ma ci incazziamo con Maduro
- abbiamo due papi, uno in diretta e uno in differita
- abbiamo un parlamento rosé in odore di incostituzionalità
- abbiamo un presidente del consiglio scelto da due signori che hanno fatto un contratto privato fra loro
- abbiamo una magistratura che scodazza a destra e a sinistra, taglia e cuce, raddrizza e piega – e senza mai dare conto a nessuno del proprio operato
- abbiamo dei dirigenti della pubblica [dis]amministrazione – bella invenzione del signor Bassanini – creati apposta per generare confusione e depistare l’attenzione dai politici verso gente che porta a casa, ogni anno, carrettate di quattrini “regalati” per responsabilità che non si assumono
- abbiamo una scuola invasa da poveri insegnanti (poveri di cultura vera e digerita opportunamente) che in molti casi non conoscono la materia che insegnano e per la quale tirano le famose carducciane “quattro paghe per il lesso”
- stiamo vivendo con l’ossessione della legalità in un abisso di illegalità costante e ripetuta che fa comodo a tutti – di volta in volta, poi, ve lo faremo sapere
- urliamo come ossessi sulle incompatibilità dell’ultraottuagenario “smandibolato”, come lo definisce Crozza, ma abbiamo il Signor Avvocato David Ermini vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (un avvocato che giudica i giudici non è un incompatibile “mistero della fede”?)
- non possiamo più fare una battuta che ricordi, anche da lontano, una donna, perché siamo dei “sessisti” e dei brutali aggressori e veniamo condannati da censori beghini e muffosi se non addirittura da magistrati che hanno dimenticato di essere stati, a loro volta, condannati per collusione con la camorra (giorno verrà che ne riparleremo)
- non possiamo dare dell’asino a un somaro a due gambe (e tanti ce ne sono in Italia), perché offendiamo un animale: però possiamo macellare impunemente miliardi di povere bestie non per sopravvivere, ma per soddisfare la nostra gola, quella che a Perugia “ha il buco stretto, ma ingoia la casa e il tetto”
- dobbiamo parlare una bella lingua con proprietà di linguaggio, ma possiamo chiedere alla Crusca di inserire “petaloso” nel dizionario: del resto che male c’è? Finisce come “schifoso” e “merdoso”, con suffisso in “-oso” di chiara ascendenza plebea e/o “caprosa”
- non possiamo alzare la testa neppure per un attimo perché il potere, di tutti i tipi, senza eccezione, non gradisce critiche e ce la mozza di netto
- non dobbiamo sbagliare perché dobbiamo obbedire, ma lo stato può fare di tutto a tutti e a gratis
Ecco: se vi piace vivere in un mondo così, io, onestamente, non avrei mai immaginato che questa repubblica finisse in una sentina come questa.
Non ho fiducia negli uomini e mi vergogno di essere italiano: anche se i bravi cittadini democratici si scandalizzeranno…
[Edoardo Bianchini]