PISTOIA. Il Comune di Milano coinvolge nella cura del decoro cittadino il volontariato, il terzo settore e i disoccupati.
Lo fa non in maniera emergenziale come invece ha fatto l’amministrazione pistoiese.
Addirittura crea percorsi di inserimento lavorativo.
Molto spesso sono criticato nel mio Partito Democratico di Pistoia per il mio continuo richiamo ad un approccio più riformista nel territorio, certamente meno ideologico e più pragmatico; purtroppo devo nuovamente marcare la mia rinnovata perplessità nelle modalità dell’amministrazione e nelle sue scelte.
Pistoia infatti preferisce di fatto allargare economicamente i termini di una gara in appalto (dove di fatto secondo me si doveva essere in grado di erogare un servizio dovuto) quindi rimpinguando una municipalizzata.
Davvero da rimanere un po’ basiti soprattutto per la semplicità di fare scelte simili all’amministrazione milanese. Come è possibile non pensare in tempi come questi a percorsi similari?
Rinnovo quindi la mia forte perplessità su certi retaggi ideologici che chiaramente fanno da zavorra alle politiche di questa amministrazione.
Massimo Alby
Senza entrare in dettagli e particolari, non posso che approvare l’idea di Massimo Alby, associandomi in pieno alla critica contro quelli che lui chiama retaggi ideologici.
Chiaramente, il tema dovrà poi essere ampliato, precisato e normato a dovere.
Piero Giovannelli
Legge 164 del 2014 art.24…rende possibile quello che auspicate. E’ per una volta semplice e fattibile. Alcuni comuni del nord la stanno utilizzando per permettere alle persone morose di saldare il loro debito in cambio della cura di porzioni della propria città di residenza, altri semplicemente la usano per coinvolgere i cittadini nella cura dei luoghi pubblici. Pare funzioni bene. Se il sindaco vuole può.
Massimo Scalas
“Art. 24. Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio
1. I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.”