CALAMECCA-MONTAGNA. Era l’agosto di tre anni fa e i problemi e gli argomenti all’ordine del giorno nelle agende dei politici erano gli stessi di oggi: fermare la mannaia che taglia i servizi in Montagna, nello specifico la chiusura o riduzione d’orario degli uffici postali nelle piccole realtà del Pistoiese.
Tre anni fa fu una mattanza: via l’ufficio postale di Prunetta, via quello di Pianosinatico, riduzione d’orario per quello di Gavinana, aperto ora solo due giorni a settimana, e razionalizzazione per molti altri.
Quest’anno la mietitura non sarà da meno e nella provincia di Pistoia sono previste le chiusure degli uffici postali di: Calamecca, Cireglio, Le Grazie, Montemagno di Quarrata, Pracchia, San Mommè, Villa di Baggio, San Baronto, Tobbiana. Mentre è prevista la riduzione di orario per gli uffici di: Momigno, Piteccio, Popiglio.
Il Comune di Piteglio, con le ventilata soppressione dell’ufficio di Calamecca, aperto attualmente un solo giorno a settimana, e la riduzione dei giorni di apertura per quello di Popiglio, si avvicina a grandi passi a quanto previsto dal decreto Scajola del 2008, nel pieno governo Berlusconi, l’ex nemico numero del Pd.
Il decreto prevede, con riferimento all’intero territorio nazionale, le seguenti percentuali di copertura del servizio postale:
- un punto di accesso entro la distanza massima di 3 chilometri dal luogo di residenza per il 75% della popolazione
- un punto di accesso entro la distanza massima di 5 chilometri dal luogo di residenza per il 92,5% della popolazione
- un punto di accesso entro la distanza massima di 6 chilometri da luogo di residenza per il 97,5% della popolazione
- assicurare l’operatività di almeno un ufficio postale nel 96% dei comuni italiani
L’importante è garantire la media e la percentuale statistica, vero Trilussa?
LA STATISTICA
Sai ched’è la statistica? È ’na cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pé me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pé via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perché c’è un antro che ne magna due.
Di tutta la “manfrina”, la storia si ripete sempre uguale con gli stessi sbagli: ce ne occupammo quando ancora eravamo Quarrata/news con una serie di post dedicati all’argomento.
Chi ha voglia di vedere le puntate precedenti consulti:
- Gavinana. Gabrio Fini scrive una lettera a ‘Poste Italiane’, 22 agosto 2012
- Gavinana. La montagna in malinconica dismissione, 23 agosto 2012
- Montagna Pistoiese. Quando la politica fa di tutto per prendere in giro, 14 settembre 2012
- Montagna e soppressione uffici postali: una bella favola in cui tutti vissero felici e contenti, 15 settembre 2012
- Montagna. La soppressione delle poste? È prevista dal decreto Scajola, ma nessuno lo dice, 17 settembre 2012
- Tagli agli uffici postali: ovvero come sbeffeggiare, deridere e bastonare i cittadini, 18settembre 2012
- Soppressione uffici postali in Montagna: ma erano tutti al corrente?, 19 settembre 2012
- Gavinana. Sopprimono le poste? E Gabrio Fini si incatena al castagno, 12 ottobre 2012
- Gavinana. Sopprimono le poste? E la gente si incatena, 12 ottobre 2012
- Uffici postali a rischio. L’esasperazione cresce, 15 ottobre 2012
- Poste: ridotte le chiusure, arriva lo sportello “Ecco Fatto”, 6 dicembre 2012
- Poste profitti da capogiro ma si continua a tagliare, 15 dicembre 2012
- La Montagna che piange, 16 dicembre 2012
- Soppressione delle poste in Montagna. Il solito scontato teatrino degli inchini, 18 dicembre 2012
Fin qui il quadro generale e il riassunto delle puntate precedenti. Veniamo all’attualità.
Ieri, sabato 8 agosto, nel primo pomeriggio si è tenuto a Calamecca, nella sede della Pro Loco, un incontro pubblico organizzato dal Comune di Piteglio “con l’obiettivo d’informare la cittadinanza e di coordinare eventuali azioni di protesta contro il piano di razionalizzazione di Poste SpA”.
Invitati all’incontro l’On. Caterina Bini e Oreste Giurlani, Sindaco di Pescia e Presidente da sempre dell’Uncem Toscana.
Un incontro a cui non mancare, se non altro per conoscere la scusa, riferita dal Sindaco Luca Marmo, per giustificare l’assenza dell’amico Oreste, che non si è materializzato, amante pur com’è della tennologia, neanche con Skype (vedi E Giurlani dà Buca, Sanità, la Montagna cerca il riscatto e La sanità montana, il Crest, Skype e Giurlani): troppi ed altri impegni – ne prenda allora meno, n.d.r.
Ma in quali altre ed alte faccende era impegnato? Una sbirciatina alla sua pagina Facebook è d’obbligo ed ecco chiarito il mistero: era alle prese con l’emergenza caldo, maniche della camicia bianca arrotolate, armato di webcam e telefono, a dispensare consigli ai sui cittadini: bere molto, non uscire nelle ore più calde, non mangiare caramelle dagli sconosciuti û no, forse questo non l’ha detto… – e altro.
Comunque, per coloro che vogliono affrontare nel migliore dei modi il caldo torrido di questi giorni ecco il link diretto, in alternativa visitate la pagina pubblica del “vulcanico” e simpatico Sindaco di Pescia su Fb.
Di cosa si parlava? Ah sì, si parlava delle poste… Ma ve ne parlerò in un altro articolo. Per ora basti sapere che la Bini si è un po’ risentita.
Per ora, riguardatevi dal caldo!
3 thoughts on “ASPETTANDO QUELLI CHE LE POSTE (E GIURLANI)”
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