LA CACCIA DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA

affissioni caccia Toscana 2015
La caccia in Toscana

FIRENZE. Gentili signori e signore,
ho appreso dalle pubbliche affissioni la campagna pubblicitaria della Confederazione Cacciatori Toscani di cui allego fotografia. Sui manifesti è scritto: “Caccia impegno e passione. Dai cacciatori toscani 400.000 ore di volontariato per fauna e ambiente. Dalla parte della natura”.

I cacciatori si definiscono dalla parte della natura dedicandole 400.000 ore di volontariato per massacrarla a 360 gradi: fauna, flora ed esseri umani sono vittime del loro impegno e della loro passione. A giudicare dai risultati ottenuti, l’impegno e la passione sono notevoli.

Trattandosi di Toscana, presento un esiguo campione delle 400.000 ore del volontariato prestato nel 2014.

FIRENZE

PISA

SIENA

PISTOIA

AREZZO

LUCCA

LIVORNO

GROSSETO

Le Iene fanno bene… e qui parlano anche della Regione Toscana.

Anche l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) dichiara http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/rapporti/rapporto_158_2012_rev2.pdf “Numerose ricerche hanno dimostrato come il munizionamento da caccia rappresenti una fonte non trascurabile di inquinamento da piombo, in grado di avvelenare gli uccelli selvatici, contaminare il terreno e determinare un rischio sanitario per l’uomo.” Se ne ha una prova qui: http://www.vittimedellacaccia.org/pdf/RelazioneImpattoAmbientalePiombo.pdf

Come se non bastasse l’accanimento su fauna e flora, durante la stagione venatoria, le vittime umane della caccia costituiscono un elenco che cresce drammaticamente nelle statistiche annuali http://www.vittimedellacaccia.org/component/content/article/42-dossier/3101-dossier-20142015-vittime-in-ambito-venatorio-ed-ambito-extravenatorio.html

Tutto ciò mi pare una guerra legalizzata. Certamente la Toscana non è il solo luogo in cui queste operazioni di guerra avvengono ma è una delle regioni italiane in cui la caccia trova più consenso e i cacciatori, che restano comunque un’esigua minoranza della popolazione toscana, tengono in ostaggio le istituzioni con le loro pretese arroganti.

Un territorio che subisce tali violenze non si può certo definire un territorio oggetto di impegno, passione e volontariato. Mi aspetto che le istituzioni siano schierate dalla parte di chi ripudia la caccia, cioè la maggior parte della popolazione, e che trovino ogni mezzo per scoraggiarne la pratica, rendendosi conto che essa è un orrore per l’ambiente e per ogni essere vivente che lo abita, umano o non umano che sia.

Nel libro “Divieto di caccia” di Carlo Consiglio, Presidente Onorario della Lac (Lega Abolizione Caccia) nazionale, è esposta una tesi molto interessante che assimila la caccia a una malattia mentale (pagg.67-68, Edizioni Sonda, 2012). È in un paragrafo che riporta le opinioni degli psicanalisti Emilio Servadio e Karl Menninger, della psicologa Carla Corradi, e dell’antropologo Sherwood L. Washburn.

Lupi
Lupi

Io non ho le loro competenze quindi mi limito a constatare che la caccia è uno sport nazionale, regolarmente finanziato dal Coni, ed è anche un mezzo a disposizione delle istituzioni per attuare i piani di sterminio, abbattimento, selezione, controllo di ungulati, volpi, nutrie, volatili…Tuttavia, chi si avventura a leggere i siti web e le riviste dei cacciatori, trova affermazioni, fotografie, atteggiamenti a dir poco inquietanti.

Dalle ricerche Eurispes, relativamente al 2014 http://www.eurispes.eu/content/comunicato-stampa-rapporto-italia-2014 emerge che “…per quanto riguarda la caccia il numero di contrari raggiunge livelli elevati (74,3%)” Nonostante ciò, purtroppo la caccia è legale, sostenuta soprattutto dalla lobby dei produttori di armi e viene beffardamente decorata di certi aggettivi come sostenibile, ecologica, consapevole.

Il linguaggio verbale e visivo che essa usa per autopromuoversi è mistificatorio: le associazioni venatorie si presentano come amiche della natura, animale e vegetale, e usano nei loro nomi termini come tutela, protezione, salvaguardia e via ingannando. Si va a caccia per amore della natura e degli animali, un amore che tinge di sangue il mondo in cui viviamo.

Chiedo allo Iap (Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria) di prendere in esame la pubblicità in oggetto e valutare se essa sia degna di essere considerata veritiera, soprattutto ponendola a confronto con quella di associazioni di volontariato naturalistiche e ambientali che dalla parte della natura ci stanno davvero.

Cordiali saluti.

Paola Re
Responsabile petizioni “Freccia 45”
Associazione per la protezione e difesa animale

Info: www.freccia45.org. Seguici su facebook: freccia45.org. Rifugio “Gli ultimi”: gliultimi.org. Campagna “No Harlan”: noharlan.org. Info segreteria: 331 8443166. Info adozioni: 366 3566015. Info maltrattamenti: 334 9343115. E.mail: info@freccia45.org. Per donazioni: iban: IT44B0521622900000000002277 Banca Credito Valtellinese. Associazione di promozione sociale Codice Fiscale 92055280132.

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