CASALGUIDI. Federico Gorbi scrive:
Caro Direttore,
di ritorno dalle ferie, dopo un discreto periodo di riposo durante il quale ho scelto di restare lontano dall’informazione locale e nazionale, mi sono dilettato a scorrere gli articoli pubblicati su Linee Future in questi ultimi tempi.
Ho così inciampato in un articolo del 17 agosto scritto dal Consigliere di Serravalle Pistoiese, Roberto Lido Daghini, nel quale si decantano le qualità della sanità toscana (https://www.linealibera.it/daghini-la-sanita-toscana-un-vero-sballo/).
Non entro nel merito perché l’argomento meriterebbe una riflessione approfondita che tenga conto delle eccellenze ma anche delle liste di attesa infinite, delle professionalità talvolta eccelse altre volte però assai disattente ai bisogni dei pazienti, dei presidi territoriali che svolgono un servizio di qualità ma anche degli sprechi.
Ma non è per questo che scrivo.
Piuttosto, appena 11 giorni dopo l’articolo di Daghini, esattamente il 28 agosto, leggo un appello di Sì Toscana a Sinistra a favore del referendum abrogativo della riforma sanitaria toscana voluta dal Presidente Enrico Rossi (https://www.linealibera.it/sanita-toscana-la-riforma-rossi-va-abrogata/).
A questo punto qualcosa non mi torna: Roberto Lido Daghini è rappresentante del Partito della Rifondazione Comunista, inglobata nella lista Sì Toscana a Sinistra nelle ultime elezioni regionali.
Roberto Lido Daghini quindi non ha votato per il Presidente uscente (e ricandidato) Enrico Rossi ma ha sostenuto, anche con la presenza al seggio in qualità di rappresentante di lista, Tommaso Fattori.
Ha votato e fatto votare contro Enrico Rossi che, ricordo negli ultimi cinque anni è stato Presidente della Regione ma, precedentemente, è stato Assessore alla sanità, quella sanità che Daghini decanta ma non vota, anzi osteggia con tanto di referendum.
Delle due l’una: o Daghini ha cambiato partito, approdando ai lidi renziani, oppure vive una dissociazione.
Cordiali saluti.
Federico Gorbi
ROBERTO DAGHINI RISPONDE
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Rassicuro il dott. Federico Gorbi, io a differenza sua, non ho cambiato partito e soprattutto e non aspiro a cambiare schieramento politico.
Il mio intervento è stato strumentalizzato, non ho mai detto che la sanità italiana di oggi non ha problemi, ho solo fatto il confronto con il sistema americano, iperprivato che a differenza del nostro, dove pur con i problemi noti, tutti vengono curati, nella sanità americana l’individuo anche se in possesso di un’assicurazione, in caso di patologie gravi, se non ha soldi, è destinato a non essere curato e anche a morire.
Capisco che ogni occasione è buona per fare speculazione politica contro gli avversari, ma basta leggere attentamente l’articolo e i successivi interventi, per capire i concetti da me espressi. Sempre che lo si voglia fare.
Roberto Daghini
Ha ragione il consigliere Roberto Lido Daghini: nonostante qualche anno di studi e una certa frequentazione delle sale consiliari, pur leggendo attentamente le sue considerazioni, non riesco a capire quello che intende dire.
E’ un mio limite, purtroppo, che accomuna anche diversi altri che non comprendono i suoi messaggi politici così alti.
Infatti ancora non ho capito se firmerà il referendum contro la politica sanitaria di Rossi dopo averne decantato la magnificenza.
In ogni caso intendo rassicurarlo, visto che lui vuole rassicurare me, che io non intendo cambiare alcuno schieramento politico. Semplicemente aspiro ad altro.
Vorrei degli schieramenti che sostengono una linea politica e poi non raccolgono le firme contro la stessa.
Tutto qui.