MANGONI IN TV A ELEMOSINARE 60 ALBERI E QUATTRO BANCHI DI SCUOLA

Giacomo Mangoni in Tv 1
Giacomo Mangoni in Tv: un sorriso da attore

AGLIANA. Ore 23 circa, Rete 4: nello spazio della trasmissione “Quinta Colonna” come annunciato arriva Giacomo Mangoni, Sindaco di Agliana, rigorosamente con la fascia tricolore come richiesto dal target della trasmissione anche perché sono protagonisti i “Comuni d’Italia”. Non è solo. Insieme a lui il Sindaco di Pozzallo (in provincia di Ragusa) Luigi Ammatuna.

È il conduttore stesso, Del Debbio, a spiegare il motivo della rubrica: quello di portare a conoscenza del pubblico un problema a livello locale dando la possibilità, attraverso un numero telefonico, di poter interagire direttamente con la redazione e intervenire anche in diretta per risolverlo.

Sono bastati pochi minuti per capire che le intenzioni di Mangoni  erano finalizzate a ottenere una sessantina di alberi per poter rimboscare il parco distrutto dalla calamità del 5 marzo scorso e ottenere i banchi per una scuola del territorio che “rischia di non poter riaprire”.

“Abbiamo soldi a disposizione in cassa – ha dichiarato Mangoni – ma non possiamo spenderli”. Tra i problemi, innumerevoli, presenti a Agliana il Sindaco ha indicato evidentemente come prioritario quello del parco senza alberi e, quindi, si è appellato perché qualcuno (e chi se non una delle tante aziende vivaistiche pistoiesi?) potesse contribuire in qualche modo fornendo tra 60 e 70 alberi necessari al rimboscamento.

L'appello
L’appello: Dateci il verde e banchi di scuola!

“Per l’emergenza abbiamo speso circa 300 mila euro togliendoli da altri investimenti, mentre circa 2 milioni 800 mila euro risultano bloccati dal patto di stabilità”.

Quindi – emulando la richiesta del Presidente della Provincia Rinaldo Vanni – ha dichiarato che “una scuola del territorio (ma quale? Evidentemente l’isitituto Capitini di Agliana, che è di competenza della Provincia) rischia di non aprire per il problema dei banchi (che si appellasse a qualche mobiliere di Quarrata?).

Tutto qui. Tutto vero, tutto documentato.  E non è poco se consideriamo che Agliana si trova nella provincia capitale italiana del verde.

È lo stesso Sindaco poi su facebook a commentare la sua partecipazione a “Quinta Colonna”: “Stasera in onda su Rete4 ho avuto la possibilità di portare all’attenzione di molti i problemi di Agliana. Le difficoltà economiche dopo il vento del 5 marzo, la carenza di attrezzature per le scuole e i limiti che ci impone il patto di stabilità, senza possibilità di investire le risorse che abbiamo in infrastrutture, strade, scuola e servizi”.

Commenti allibiti sui social subito dopo l’intervento del Sindaco giovane e senza malizia che comunque un risultato l’ha ottenuto: ha avuto una visibilità a livello nazionale. Non sappiamo con quali risultati. E con quali finalità.

Certo se i problemi di Agliana sono solo 60 alberi e quattro banchi, figuriamoci cosa non devono essere quelli veri – e che il Sindaco giovane e senza amalizia ha maliziosamente taciuto!

Print Friendly, PDF & Email

7 thoughts on “MANGONI IN TV A ELEMOSINARE 60 ALBERI E QUATTRO BANCHI DI SCUOLA

  1. finalmente vedo che il sindaco di agliana esiste ancora..ultimamente lo vedo solo in foto,che premia il vincitore del palio de’ ciuchi a spedalino asnelli, stavo per chiamare la trasmissione “chi l’ha visto?”…

  2. Buongiorno….no dico…il Sindaco Mangoni è in vena di comparsate…se andiamo qui http://soldipubblici.gov.it/it/home e digitiamo Comune di Agliana, balzano all’occhio alcune voci:

    – Rimborso mutui e prestiti ad enti del settore pubblico: 2014=€ 79.947, 2015=€ 40.491,43
    – Utenze e canoni per telefonia e reti di trasmissione: 2014= € 87.457, 2015=€ 8.120,21
    – Assicurazioni : 2015=€ 117.959, 2014=€ 121.923,06
    – Interessi passivi ad enti del settore pubblico per finanziamenti a breve: 2015=18.084, 2014=€ 39.788,21
    – Utenze e canoni per energia elettrica: 2015=€ 228.660, 2014=€ 384.312,05
    – Organismi e altre Commissioni istituiti presso l’ente: 2015=€ 0, 2014=€ 30.761,73
    – Altre competenze ed indennità accessorie per il personale a tempo indeterminato: 2015=€36.327,91 2014=€ 119.298,12
    – Altri materiali di consumo: 2015=€ 41.959,84 2014=€ 87.861,74
    – Terreni: 2015=€ 56.436,49
    – Assistenza informatica e manutenzione software: 2015=€ 76.626,09 2014=€ 74.742,82
    – Altri oneri straordinari della gestione corrente: 2015=€ 7.159,22 2014=€ 133.593,81
    – Rimborso mutui e prestiti ad altri – in euro: 2015=€ 923.990,11 2014=€ 340.186,12
    – Spese per gli organi istituzionali dell’ente – Indennità: 2015=€ 67.278,25 2014=€ 160.383,37 (!!!!!!)
    – Contratti di servizio per smaltimento rifiutI: 2015=€ 2.489.601,6 2014=€ 2.489.601,77
    – Spese postali: 2015=€ 19.999,71 2014=€ 21.742,12

    …e via così…andate sul sito a spulciare. Personalmente mi chiedo se non sia davvero possibile ricavare i soldi necessari, senza umilianti comparsate tv (Mangoni…Lei pensa sia publicità positiva questa?). Per esempio…nell’epoca di internet, della mail, della PEC davvero occorre spendere 40.000 euro in due anni in spese postali? Davvero avete spese istituzionali per 160.000 euro l’anno? Davvero lo stipendio da solo non basta come ai comuni mortali? E che spesa allegra avete avuto per decenni se ora siete strozzati dai mutui? Come si può spendere 400.000 euro di utenze e canoni? e 75.000 di assistenza informatica? (che cuccagna per i fornitori!)….insomma: Caro Sindaco iniziate a ridurre davvero le spese….cosa sono le indennità accessorie del personale? Lo stipendio e la garanzia di non essere licenziati non basta? Bisogna anche premiarli per obbiettivi sempre invariabilmente raggiunti, forse perchè fatti apposta per essere raggiunti?

    Basta Mangoni: stia in unfficio ed inizi a spulciare fatture e costi uno a uno: vedrà che se vuole trova i soldi che le servono.

    Massimo Scalas

    1. Intervento tanto per esserci. Ciao ciao con la manina e un paio di affermazione gratuite. Ci vuol pazienza.

      1. Intervento tanto per esserci quello del sindaco di Agliana in tva, ovviamente.

  3. E’ indubbiamente lodevole che un comune cittadino, in questo caso Massimo Scalas, si prenda la “briga e di certo il gusto” (tanto per metterci anche un po’ di De Andrè) di entrare nel sito di un comune e di snocciolare tutte le cifre che abbiamo letto nel suo commento.
    Ed allora, al di là delle conclusioni che emergono dalle cifre e non dai discorsi, se uno continua a riflettere sulla cosa, vengono fuori altri dati sconfortanti.
    1) Se questa è la realtà, elementare e leggibile da tutti, che emerge da un bilancio, come è possibile che un sindaco non sappia leggerla da sé e tirare un minimo di conclusioni? Di quali capacità è/non è dotato questo sindaco per arrivare a farsi fare una parte come quella che implicitamente si è fatto fare da Massimo Scalas?
    2) Se il sindaco, per qualche motivo, non vuole o non può procedere ad una razionalizzazione delle voci di spesa, mi domando: “Ma l’opposizione, che dovrebbe avere il compito di controllare, stimolare, pungolare (e via ancora con i paroloni di rito), dove è? Cosa fa? A che gioco gioca? Possibile che un consigliere di opposizione non possa farlo lui il lavoretto di spulciare le voci e poi procedere con gli strumenti previsti dalla normale “dialettica democratica” attraverso, che so, una bella interrogazione?
    3) Qui si sta parlando, nello specifico, del sindaco di Agliana e delle voci di bilancio del suo comune. Ma sono sicuro di sfondare una porta aperta se dico che dati simili, almeno in parte, sono sicuramente presenti nel bilancio di chissà quanti altri comuni, che magari piangono miseria per questo e quel motivo, ma si guardano bene dall’intraprendere lo scomodo lavoro di ripulire i propri bilanci da un sacco di voci inutili.
    4) Per quanto mi riguarda, essendo stato per quattordici anni dipendente della Comunità Montana Appennino Pistoiese e per ventidue anni dipendente della Regione Toscana, c’è una voce sulla quale credo di poter dire la mia, anche a rischio di essere accusato di sputare nel piatto in cui ho mangiato: è quella che riguarda le indennità accessorie del personale o, per meglio dire, i premi di produttività. Ebbene: qui, un povero sindaco (ma sarebbe la stessa cosa se parlassi di Enrico Rossi), credo che possa farci poco, al momento. Quello dei premi di produttività è diventato quasi da subito un meccanismo perverso in cui il bastone del comando è in mano ai sindacati, i quali, su questo argomento, come su altri, non pensano neppure lontanamente a difendere i diritti dei veri lavoratori, e sono quasi sempre pronti a sollevare un casino del diavolo se un dirigente o un amministratore si prova a non dare il massimo a tutti, o comunque un voto/giudizio che salvaguardi la elargizione del premio. Per cui, finisce che tutti raggiungono sempre e comunque gli obiettivi previsti e tutti vengono sempre e comunque premiati; a cominciare da certi iscritti al sindacato che spesso sono i più lavativi di tutti.
    Ed a tal proposito cito di nuovo (lo feci già qualche tempo fa) il caso di un signore, ex dipendente regionale, iscritto alla C.I.S.L, il quale, dopo avere trascorso la notte impegnato nella gestione di un bar, veniva, la mattina in ufficio letteralmente a dormire. E se qualcuno (sempre troppo pochi) aveva qualcosa da osservare in merito, si permetteva anche di meleggiarlo. Ebbene: questo signore, sia pure con una piccola penalità, peraltro concordata, riscuoteva il premio di produttività.
    Così va il mondo, cari signori!
    Piero Giovannelli

    1. Buon giorno Piero!…per intendersi…io non sono contrario a priori ai premi di produttività, purchè siano davvero una meta da raggiungere con uno sforzo extra e per obbiettivi seri e che richiedono un impegno e una fatica extra. Lei mi conferma che al momento sono aumenti contrattuali cammuffati.
      PS. sul link che ho postato può trovare i conti di ogni ente pubblico, ogni comune, provincia, regione. Anche il Comune di Pistoia: clicchi il link e poi nella finestrella di ricerca digita per esempio Comune di Pistoia…viene fuori tutto.

  4. Ciao Paola…il Mangoni, e moltissima gente, anche comune, è in parte vittima di questi tempi fatti di presenzialismo sempre e comunque, di tweet sempre e comunque…non si danno il tempo per pensare prima di dire, prima di fare…così accade che il cervello parte troppo tardi …quando va bene.
    Buon pomeriggio!

Comments are closed.