FIRENZE. Riformare urgentemente la normativa regionale e i regolamenti venatori, mettere in campo come Regione Toscana azioni specifiche per la gestione del fenomeno e la mitigazione delle problematiche relative alle zone poste in divieto di caccia, semplificare l’ottenimento dei risarcimenti per i produttori: il Pd c’è.
Durante la discussione di ieri in Consiglio Regionale sul tema degli ungulati, il consigliere Marco Niccolai è intervenuto su una questione che riguarda da vicino molte aree del nostro territorio: la nostra provincia è tra le prime in quantità di risarcimenti danni agli agricoltori causati proprio da questo fenomeno.
“Daremo una risposta concreta a un problema che riguarda non solo la nostra agricoltura ma tutti i cittadini – ha sostenuto Niccolai –. Giusto, come ha sottolineato l’assessore Remaschi, che la nuova normativa preveda una definizione delle aree per la presenza (in ogni caso controllata) di ungulati distinguendo le varie vocazioni territoriali, ad esempio considerando che quando si tratta di aree dove si svolge un’attività agricola estensiva essa non è assolutamente compatibile. Necessario poi permettere la possibilità di attivare, da parte delle aziende agricole, l’articolo 37 della legge 3/94, relativo al controllo della fauna selvatica, in maniera preventiva e non solo in presenza di danni conclamati”.
“Un aspetto da non dimenticare – aggiunge il consigliere –, nell’ottica di una effettiva semplificazione, è quello relativo alle procedure di rimborso per il risarcimento del danno e alla loro complessità e lunghezza, fattori che spesso mettono ancora più in difficoltà agricoltori già penalizzati L’obiettivo, a cui il gruppo del Pd si è accodato, è quello di una legge ad hoc che tenga conto non soltanto dei risvolti importanti che la presenza di ungulati ha su agricoltura e attività venatoria, ma anche del rispetto dell’ambiente, delle biodiversità e con un occhio alla sicurezza dei cittadini, ad esempio, sul nostro territorio, quella stradale”.
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