
CUTIGLIANO [a.b.] Domani, domenica 4 ottobre, nella chiesina dei Casotti presso l’ex Filanda Tronci si terrà, a distanza di 71 anni, la cerimonia di commemorazione della distruzione dei Ponte dei Casotti e Ponte Sestaione, entrambi distrutti il primo ottobre 1944 durante la seconda guerra mondiale.
Saranno ricordate anche cinque vittime innocenti: Arnaldo Pesaro, Umberto Sabatini, Pietro Pistolozzi, Lido Rosati e Norge Orsini.
Tra il 20 ed il 25 settembre 1944 le SS naziste, aiutate da armati della repubblica sociale di Salò, avevano rastrellato diversi uomini che sarebbero serviti da ostaggi rinchiudendoli nell’interno di uno dei capannoni del Lanificio Tronci posto in prossimità del “Ponte dei Casotti”. Il 1° ottobre 1944 le orde naziste in ritirata evacuata Cutigliano fecero saltare detto “Ponte dei Casotti” che avevano minato nei giorni precedenti.
La paurosa deflagrazione provocò il crollo del capannone dove si trovavano gli ostaggi. Gli animosi soccorritori subito accorsi estrassero inorriditi dalle macerie i corpi senza vita dei cinque uomini.
Riguardo a quegli eventi il Sindaco di Cutigliano nel marzo del 1947 aveva denunciato Albert Kesselring al presidente della British Military Court con sede a Venezia (all’epoca era in corso quel processo) individuando nelle cinque vittime le parti lese e anche in base a quella denuncia c’è stato un procedimento penale nei confronti di ignoti in ordine al reato di concorso in violenza con omicidio contro nemici pluriaggravata e continuata su cui l’ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale militare di Roma si è espresso negli anni scorsi con un decreto di fissazione d’udienza in camera di consiglio a seguito di richiesta di archiviazione svoltasi il 3 ottobre 2011.
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