PISTOIA. Pubblichiamo una riflessione di un nostro lettore su un paio di argomenti di attualità e… sull’importanza di studiare la storia (che però non insegna un bel niente)!
Cara Redazione,
in questi giorni riflettevo su due fatti, apparentemente poco o punto collegati tra loro, ma che se visti oltre l’episodio in sé, rivelano un aspetto mortificante che riguarda l’essere italiano.
Il primo è relativo alla “trovata” (non mi riesce di definirla altrimenti) del canone Rai in bolletta elettrica, la seconda è la notizia trapelata, ma che non doveva trapelare, della partecipazione dell’Italia ai bombardamenti in Iraq.
Se esaminiamo i due fatti balza subito all’occhio la visione paternalistica-dirigistica che tradizionalmente il nostro Stato assume nei confronti dei cittadini e che, con Renzi si è, se possibile, accentuata.
Infatti se esaminiamo i due casi notiamo che:
- – per quanto riguarda la Rai, va rilevato che incassa dal canone 1.5 miliardi di euro l’anno (Non bastano?) più la pubblicità abbondante e fastidiosa. C’è una forte evasione è vero, perché la Rai fa schifo. Va detto e senza tanti giri di parole.
Renzi comunque si è riproposto di riformare l’azienda anche da questo punto di vista e nel farlo poteva seguire delle logiche razionali, che come presupposto però hanno di non considerare i cittadini dei bimbetti cui darla a bere.
Nei Paesi di antica e nuova tradizione democratica le vie sono due, logiche e semplici. In Inghilterra, la tv di Stato è senza pubblicità e quindi si paga il canone, in Spagna la tv di Stato è con la pubblicità e quindi non si paga il canone. Punto.
Cosa succede in Inghilterra se non vuoi vedere la Bbc? O se la vedi e non paghi? Semplice, ti oscurano l’antenna. Questo si chiama libertà di scelta e rispetto del cittadino adulto.
Proposta: perché non riformare il canone permettendo alla gente di dotarsi di un decoder a pagamento come per Sky? In questo modo chi davvero vuole vedere la Rai paga e chi non ne vuole sapere giustamente non paga. L’incasso crollerebbe? Forse… benissimo! Assisteremmo finalmente a una svolta radicale, con una Rai chiamata a rinnovarsi in profondità per riconquistare i suoi stomacati clienti.
- – Per quanto riguarda i bombardamenti: la cosa è trapelata ieri sul Corriere, ma non doveva trapelare… infatti la Pinotti si è affannata a smentire… e ti credo. Come minimo se ne parla in Parlamento. Anche qui si mescolano ipocrisie e Stato padrone… è dai tempi dei bombardieri su Belgrado che siamo in guerra.
Ma non lo vogliamo dire, perciò a differenza di altri Paesi, dove questioni come queste vengono discusse in Parlamento pubblicamente, e dove com’è naturale le decisioni sono condivise e accettate
dalla gente, qui no, qui si deve sempre dare a intendere cose che non sono e mettere la gente di fronte al fatto compiuto, giustificando poi con cose tipo “ce lo chiede l’Europa” (ma solo se si tratta di fregature… se sono cose a favore dei cittadini allora va bene fregarsene dell’Europa) al “siamo parte della Nato e non possiamo rifiutarci” (infatti l’unico che si rifiutò fu Craxi… e si è visto poi cosa gli è accaduto).
In questo caso a me piacerebbe che Renzi ci dicesse chiaro che, siccome vuole un seggio all’Onu, deve mandare i nostri 4 aerei a sganciare qualche bomba, ben sapendo che senza esercito di terra è solo un’inutile sfoggio per le telecamere e… per il seggio…
Insomma, per concludere, a me sembra che questi due episodi rivelino pienamente quanto la nostra democrazia sia incompiuta, quanto paternalismo pernicioso ci sia nell’approccio che i politici (e preti… ma questa è un’altra questione) italiani hanno nei nostri confronti.
E questo cosa determina? Determina l’impossibilità di crescere come popolo (e causa la formazione di uno stuolo parassitario di leccaculo… come si è visto anche di recente leggendo il vs. giornale), crescita che può avvenire solo attraverso una consapevolezza, inarrivabile in quello che attualmente è l’unico vero Stato nel mondo che abbia realizzato e tuttora mantenga in vita il “socialismo reale” solo sognato da Lenin. Noi siamo un caso da studio a livello mondiale.
[*] – Lettore, ospite
P.S. Ecco perché si dovrebbe studiare bene la storia… impareremmo che l’Inghilterra è l’Inghilterra, perché ha un Parlamento sin dal 1600 e perché quando Carlo I Stuart decise che lo Stato si doveva immischiare pesantemente nella vita dei cittadini sommergendoli di tasse… il Parlamento gli fece tagliare la testa. Noi baciamo ancora l’anello al Papa e le mani a Renzi…
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Scalas, ci permetta una levità espressiva…, un ricciolo finale! Anche a Renzi baciamo l’anello: che, derivando dal latino anulus, diminutivo di anus (= culo – non è forse un foro?), lei, che non dorme, avrà certamente capito che cos’è…
l.f.