“UNIONE, FUSIONE O CONFUSIONE PER SPARTIZIONE?”

fusione dei comuniMONSUMMANO. In questi giorni è tornata inaspettatamente alla ribalta la questione sull’unione e/o fusione dei Comuni della Valdinievole e della provincia di Pistoia.

La cosa fa piacere visto che già nel 2006 lo stesso Andrea Brachi della Cgil aveva posto la questione parlando proprio di fusione così da ottimizzare le spese e allo stesso tempo riuscire a dare servizi migliori alla cittadinanza. Eppure trovò la barriera insormontabile degli allora Democratici di Sinistra-Ds della Valdinievole che criticarono aspramente la proposta.

Oggi invece alcuni amministratori sembrano favorevoli ad un accorpamento dei Comuni che però non sarebbe una fusione bensì quell’unione che non è altro che il mascheramento dei servizi associati già miseramente falliti in Valdinievole est. Inoltre l’unione non comporterebbe un serio taglio di poltrone a differenza della fusione.

Il logo del gruppo
Il logo del gruppo

Da tempo insieme ad alcuni gruppi politici e associazioni siamo a favore della fusione in quanto con essa si supererebbe il paralizzante Patto di stabilità. Patto frutto di una politica al servizio di banche e lobby varie che divorano qualsiasi cosa sia pubblico.

Ma a parte gli ultimi ed ennesimi annunci non si è visto niente di concreto in questi ultimi due anni. Anzi, un anno fa quando a Pieve a Nievole il Movimento 5 Stelle della Valdinievole aveva indetto un incontro pubblico per discutere della questione, ed era presente il Sindaco di Scarperia e San Piero a Sieve che sottolineò l’importanza della fusione per garantire servizi efficienti ai cittadini in base all’esperienza del proprio Comune, nessun Sindaco della Valdinievole si presentò all’appuntamento, a dimostrazione che la fusione/unione dei Comuni ha senso solo nell’ottica delle poltrone che si potrebbero salvare o guadagnare se si è al primo o al secondo, e quindi ultimo, mandato da Sindaco.

L’onorevole Fanucci invece parla proprio di fusione per garantire l’assunzione di nuovo personale necessario a svolgere servizi comunali essenziali.

Ci piacerebbe però chiedere all’onorevole di quali servizi comunali sta parlando visto che in questi ultimi anni la sua compagine politica non ha fatto che distruggerli portando ad un aumento spropositato dei costi e a un peggioramento del servizio.

Dovrebbe chiarirsi le idee anche col suo presidente del Consiglio che con l’ultima legge di stabilità e con lo Sblocca Italia prima ha garantito la perdita di risorse per i servizi comunali e soldi pubblici a favore di gestori privati e banche amiche a carico dei contribuenti.

Infine, se le Province non esisteranno più perché si deve rimanere legati a confini provinciali? I Comuni della Valdinievole potrebbero unirsi, o meglio fondersi, con Comuni che adesso fanno parte delle province di Lucca e Firenze.

Giacomo Pasqui
Marco Conti
per Monsummano Terme Bene Comune

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