FIRENZE. Partiranno oggi pomeriggio le consultazioni per la riscrittura della legge di riordino del servizio sanitario regionale. Lo ha annunciato stamani l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, nel corso della seduta aperta della commissione sanità del Consiglio regionale, con la quale ha preso il via l’iter che porterà alla revisione della legge sanitaria della Toscana.
“Prima di partire con le consultazioni – ha detto l’assessore Saccardi – abbiamo deciso con il presidente Scaramelli di fare un passaggio in commissione. Saranno poi i consiglieri a dover votare la legge. Noi faremo le nostre consultazioni, la commissione in parallelo farà le proprie. L’idea è quella di iniziare un percorso di confronto con i tanti soggetti che operano nella sanità, i territori, i sindaci, gli assessori, perché si arricchisca del contributo delle persone che tutti i giorni lavorano sui territori”.
“Questa legge – ha proseguito Stefania Saccardi – modificherà la 40 del 2005 e la 28 del 2015. Ma più che per cambiarla, interveniamo per completare la legge di riforma. Ci saranno cose da declinare meglio, ma le linee guida saranno quelle della legge 28. Secondo la road map che ci siamo dati come giunta, oggi pomeriggio cominceremo con le consultazioni dei vari soggetti. Queste consultazioni ci serviranno a mettere a punto un testo che arriverà in Consiglio tra un mese. L’auspicio è che il Consiglio la approvi entro fine anno”.
Questi gli obiettivi della revisione: semplificazione del sistema; riduzione dei livelli direzionali aziendali; uniformità e omogeneità organizzativa in contesti più ampi; sinergie tra Aou e Asl attraverso la programmazione integrata; valorizzazione del territorio; economie di scala sui diversi processi; rete ospedaliera integrata su contesti più ampi; diffusione omogenea delle migliori pratiche all’interno del sistema.
Dal 1° gennaio partiranno le tre aziende sanitarie di Area vasta. “Confermiamo l’idea – ha chiarito l’assessore – di andare verso tre aziende sanitarie di Area vasta, che avranno ciascuna un direttore generale, un direttore sanitario e un direttore amministrativo. Auspichiamo che ci sia un percorso di semplificazione anche nei rapporti con il territorio.
“Non è pensabile che ci siano 3 aziende sanitarie e 34 zone distretto. Saranno decisi criteri di accorpamento, che dovranno venir fuori dalla concertazione con i territori. Disabilità, salute mentale, dipendenze: tutte tematiche in cui il confine tra sanità e sociale è veramente sottile e richiede un sistema fortemente integrato”.
“L’organizzazione ospedaliera – ha spiegato ancora l’assessore Saccardi – sarà per dipartimenti, aziendali e interaziendali. Ci aspettiamo che tutto ciò venga gestito in maniera omogenea in tutta la regione, per eliminare diseguaglianze tra le zone e cercare di costruire le stesse modalità di accesso per tutti”.
“Non possiamo ragionare sulla sanità come se le risorse fossero infinite – ha concluso Stefania Saccardi –. Il ruolo, la scommessa di chi governa è organizzare le migliori risposte possibili in base alle risorse disponibili. Il sistema deve avere certezza e governo. Questa legge avrà davanti tutta la legislatura, i percorsi possono avere bisogno di aggiustamenti e avremo tutto il tempo di intervenire e correggere. Non abbiamo la presunzione di avere la verità, ma l’umiltà di chi ogni giorno si confronta. L’obiettivo è dare ai toscani la migliore sanità possibile”.
[scritto da lucia zambelli, martedì 13 ottobre 2015 alle 15:24]