PISTOIA. La Segreteria Provinciale Sap di Pistoia ritiene opportuno focalizzare l’attenzione sulla questione che riguarda la postazione di carico/scarico armi, assolutamente necessaria per la sicurezza di tutti gli operatori, che oggi è stata collocata nella penombra del garage della Questura, tra le auto parcheggiate. Per i motivi legati ai noti problemi di staticità dell’edificio, un anno fa circa, una parte dell’area riservata all’autorimessa fu destinata ad accogliere quello che oggi è divenuta una porzione dell’archivio.
Per creare ambienti idonei, la postazione di carico e scarico armi, venne dismessa e l’apparecchiatura spostata, in attesa del termine dei lavori. Da allora la postazione è stata “sistemata” in un luogo assolutamente inadeguato, sempre all’interno del Garage, ma in un angolo buio, priva delle necessarie ed opportune indicazioni che lo individuino e ne descrivano il corretto funzionamento. L’argomento che tiriamo in ballo riguarda il mancato rispetto delle norme a tutela della sicurezza degli operatori di polizia, per il quale il Sap è costretto a ricorrere, per l’ennesima volta, al Questore quale responsabile in materia.
Considerata soprattutto l’evidenza di quanto rappresentato di volta in volta dal Sap, si ritiene che il Questore dovrebbe, autonomamente, porre in essere tutte quelle cautele necessarie affinché siano limitati al massimo i pericoli sul posto di lavoro; se l’attuale stabile non permette il totale rispetto della normativa a tutela dei rischi professionali, non resta che stupirci di fronte all’evidenza che anche nella nuova Questura non sia stata prevista la postazione per il carico e lo scarico delle armi.
Non vorremmo ancora sottolineare la presenza di due appartamenti per i funzionari non previsti dalla normativa vigente, ma come si può sottacere tale situazione di fronte a sicuri ma ristretti spazi in cui andrà a lavorare il personale della Questura senza che sia stata prevista nemmeno la postazione di carico e scarico delle armi. Anche il più ingenuo cittadino sa che la polizia lavora armata, forse il primo pensiero di chi dovrebbe garantire un sicuro luogo di lavoro sarebbe stato quello di prevedere la sicurezza.
Il Segretario Provinciale
Andrea Carobbi Corso
