PROSEGUE LA RASSEGNA “TEATRI DI CONFINE”

La vita ha un dente d'oro
La vita ha un dente d’oro

PISTOIA. La rassegna Teatri di Confine lascia il piccolo Bolognini di via del Presto, che ha ospitato il doppio omaggio shakespeariano dell’Accademia degli Artefatti che ha battezzato questa seconda edizione, per andare a popolare un’altra periferia, la Villa di Scornio, dove saranno allestiti i prossimi due spettacoli della manifestazione: Lectura Dantis e La vita ha un dente d’oro, due rappresentazioni firmate dalla regìa di Claudio Morganti.

Si inizia martedì 22 aprile, alle ore 21, presso la Sala Mabellini, con la lettura sonorizzata (dalle intuizioni acustiche del regista stesso) di alcuni canti dell’Inferno della Divina Commedia e precisamente il III, il V, il XIII e il XXIII.

Il giorno successivo, alle 18,30, come prima e alle 21, la replica, nella Sala delle Carrozze – suggestiva location che ha già ospitato altre e futuribili messinscena –, il solito regista affiderà alla drammaturga Rita Frongia e all’interpretazione di Francesco Pennacchia e Gianluca Setur, La vita ha un dente d’oro, antica e intraducibile espressione bulgara che pare volesse sottintendere al fatto che in ogni verità alberghi una bugìa, rappresentazione questa che abbiamo già avuto la fortuna di ammirare in questa movimentata stagione teatrale sull’intero arco della provincia pistoiese presso il teatro Moderno di Agliana.

Alla luce delle modestia numerica del pubblico che ha latitato le prime due rappresentazioni, crediamo che sia il caso di fare una semplice e insopprimibile considerazione: tutti quelli che fomentano, durante i periodi invernali, classici e ufficiali, queste code teatrali primaverili alternative, disallineate e ufficiose, avrebbero il dovere di essere presenti, per non far pensare a chi gradisce poco e dissente, che i proclami siano soltanto la solita e trita demagogia.

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