MONTEMURLO. Il Sindaco di Montemurlo, Mauro Lorenzini, interviene in merito all’operazione portata a termine ieri dai Carabinieri di Prato insieme all’Ispettorato del lavoro in due aziende di Montemurlo, condotte da cittadini cinesi e specializzate nella produzione di divani.
Dall’accertamento è emerso che i titolari sfruttavano manodopera clandestina. «Innanzitutto, il mio plauso va ai Carabinieri e all’ Ispettorato del lavoro per l’ottimo lavoro svolto contro l’illegalità economica sul territorio. Poi, però, non posso che ripetere quanto avevo già espresso l’indomani dell’incendio in via Ombrone a Oste, nel febbraio scorso, che aveva coinvolto una fabbrica di divani, condotta da cittadini cinesi. Il Comune di Montemurlo non accetta che la delocalizzazione sia fatta sul proprio territorio, minando le regole della sana concorrenza e non rispettando le regole e i diritti dei lavoratori».
Il sindaco Lorenzini ripete come un “mantra”, uno dei principi del suo mandato « accoglienti con chi rispetta le regole e i diritti, ma repressivi con chi pensa di poter far business in maniera illecita».
«Montemurlo non è un territorio franco: il lavoro quotidiano della nostra Polizia municipale, le operazioni interforze condotte insieme a Carabinieri, Guardia di Finanza e ispettorato del lavoro hanno consentito, in questi anni, di avere un buon controllo del territorio e garantire così sicurezza urbana e, dunque, lo sviluppo di un tessuto produttivo sano», prosegue Lorenzini.
I DATI DEI CONTROLLI A MONTEMURLO
Nel 2014 sono state 42 le operazioni repressive dell’illegalità economica realizzate dalla polizia municipale di Montemurlo autonomamente o in collaborazione con le altre forze; 19 i magazzini sottoposti a sequestro penale e 821 macchinari confiscati.
Per quanto riguarda i controlli preventivi sulle nuove attività – realizzati grazie all’accordo con la Camera di Commercio che periodicamente comunica l’apertura delle nuove partite Iva sul territorio – è emerso che negli ultimi tre mesi del 2014 su otto aziende controllate ben quattro erano inesistenti all’indirizzo fornito, tre regolari, mentre una presentava abusi edilizi.
Nel 2015 i controlli repressivi diminuiscono ed aumentano, invece, quelli preventivi e nelle abitazioni private. Dal 1 gennaio al 30 settembre di quest’anno sono stati 15 i controlli interforze sul territorio e 11 in abitazioni, che hanno portato al sequestro di 5 magazzini, di una casa privata, 256 macchinari e 68 materiali vari (letti, brandine ecc.) trovati negli affittacamere abusivi.
Per quanto riguarda i controlli preventivi, gli agenti di via Toscanini si sono occupati di 57 nuove ditte delle quali trentasei sono risultate regolari, sette inesistenti all’indirizzo fornito, dieci sanzionate per varie violazioni di tipo edilizio, mentre quattro non sono state controllate in quanto i vigili non hanno potuto accedere ai locali.
Il dato rilevante di quest’anno è che a maggiori controlli nei magazzini, l’illegalità “alloggiativa” (i “loculi” in cartongesso realizzati nelle ditte) si è spostata negli appartamenti privati, con la presenza di affittacamere abusivi che, oltre alle questioni igieniche, comportano anche rischi per la sicurezza.
Un quadro che sta cambiando, ma che è tenuto costantemente sotto controllo dall’amministrazione comunale e non solo, come spiega il sindaco Lorenzini: «C’è un dato che mi rende particolarmente orgoglioso: l’aumento esponenziale nell’ultimo periodo delle segnalazioni da parte dei cittadini che, quando vedono un abuso o una situazione poco chiara, chiamano subito la polizia municipale. Una consapevolezza importantissima per tenere sotto controllo il territorio e per stroncare sul nascere varie forme di illegalità, com’è successo pochi giorni fa a Oste, quando, proprio grazie alla segnalazione di un cittadino, è stato individuato un affittacamere abusivo “condotto” da una cittadina cinese».
[masi – comune montemurlo]