PIEVE A NIEVOLE. Prendendo spunto dalle esternazioni del Sindaco di Pieve a Nievole, Gilda Diolaiuti, assai critica contro il Patto di stabilità e sulla mancata possibilità di intervenire sulle manutenzioni delle scuole, in cui chiede ai sindaci di fare voce unica e corale per sbloccare la situazione, ci sentiamo in dovere di rilanciare con forza la necessità e l’urgenza di costituire in Valdinievole l’Unione dei Comuni.
Si tratta di un ente senza costi aggiuntivi per i cittadini, che riteniamo dovrebbe gestire per i Comuni aderenti un insieme di servizi qualificanti e di primaria importanza, a cominciare dall’urbanistica, dai lavori pubblici, dai tributi e dal turismo. Sarebbe solamente un passo, un piccolo e primo passo, per rendere quei servizi ai propri cittadini che oggi non vengono dati, o dati solo in versione ridotta. Come Adesso!Valdinievole abbiamo promosso due iniziative sul tema, con lo slogan ormai chiaro: Unioni larghe, fusioni strette.
In questo modo, le nuove entità amministrative (Comuni) saranno liberate dal Patto di stabilità per cinque anni e riceveranno maggiori trasferimenti dallo Stato nell’ordine del 20% di quelli avuti nell’anno 2010 dai Comuni fusi.
Un beneficio non certo una tantum, dal momento che si parla di una durata di dieci anni, consentendo finalmente una pianificazione amministrativa almeno su due legislature (il nuovo Comune di Scarperia e San Piero riceverà oltre 500mila euro di trasferimenti per dieci anni ed altri 250mila per cinque anni dalla fusione in base alla Lr 68/2011).
Ma, non solo: la riduzione dei Comuni permetterà di creare risparmi e valorizzare le risorse per investire nei servizi alla popolazione ed alle imprese.
Per Pieve a Nievole, ma non solo, sarebbe una grande opportunità la fusione con i territori limitrofi, al termine di un percorso partecipativo che coinvolga i cittadini e dopo uno studio finalizzato a valutare benefici e criticità.
La fusione con il Comune di Montecatini Terme riunirebbe sotto un unico Municipio un territorio divisosi soltanto in epoca recente. Allo stesso modo, debbono essere considerate le possibilità di fusione con Monsummano Terme e l’opzione di associare l’intera Valdinievole Est, coinvolgendo, oltre a Monsummano e Pieve a Nievole, anche Larciano e Lamporecchio. Così, come non potrebbe essere esclusa a priori una fusione che interessi Pieve a Nievole, Montecatini e Massa e Cozzile.
Le possibilità sono molteplici e meritano tutte di essere valutate nel dettaglio. I cittadini è essenziale che partecipino a queste decisioni, ciò che va superato è la cortina di silenzio su questo tema che alcuni cercano di erigere. La politica provinciale e locale, le amministrazioni stesse sono a chiamate a rispondere a questa significativa sollecitazione riformista. Bisogna muoversi velocemente con atti reali e concreti. Servono segnali inequivocabili.
Se ci crediamo, dobbiamo metterci la faccia. L’assetto istituzionale tradizionale ha già iniziato un profondo percorso di riforma (abolizione delle province, nuovo Senato della Repubblica): la riforma non può essere propinata solo dall’alto, ha bisogno che tutti insieme (amministratori nazionali e locali, comunità) lavorino alla sua definitiva definizione e alla sua applicazione sui territori.
Adesso Valdinievole Associazione culturale e politica che si ispira allo spirito riformista del Partito Democratico. Nasce il 24/03/15. Per informazioni o iscriversi: adessovaldinievole@gmail.com.
[di vita – adesso valdinievole]