PISTOIA. Un giudice inglese ha sostenuto il diritto degli individui di difendersi dai ladri, dicendo a due scassinatori raggiunti da colpi di arma da fuoco durante un furto: «Ve lo siete cercato».
Daniel Mansell e Joshua O’Gorman sono stati condannati a quattro anni di carcere per la rapina a Welby, nel Leicestershire e la richiesta di attenuante avanzata da uno dei loro avvocati, proprio perché erano stati vittima della pistola del padrone di casa, è stata respinta con decisione dal giudice Michael Pert.
Evidentemente quel giudice ha privilegiato la logica e in quel momento, forse, ha ritenuto di far valere non la decisione più legale bensì quella, che secondo lui, era la più giusta.
Questa è una delle differenze maggiori tra la nostra e la giustizia inglese. Essa non contempla, con miriadi di leggi complicate, ogni minimo caso, ogni più sottile illegalità, ma, con un numero enormemente minore di provvedimenti, concede spesso al giudice incaricato di applicare ai singoli casi non il codice scritto, ma quel provvedimento che, in quel momento e per quel caso, egli ritenga più giusto.
L’ultimo episodio, ancora da chiarire del tutto, del pensionato di Vaprio D’Adda che ha sparato e ucciso un ventiduenne albanese già espulso dall’Italia, serve a segnalare quanto la legge e i media in generale, commentando le indagini, tendano più o meno velatamente a prendere le distanze dal proprietario vittima della rapina.
Tre sere fa addirittura qualche telegiornale, descrivendo i fatti, ha parlato del rapinatore chiamandolo familiarmente per nome come se si trattasse di un operaio morto sul lavoro.
L’unico riferimento pietoso ammesso è quello alla sua età. Almeno potremmo chiamarlo con la giusta definizione: bandito. In quel momento e nelle sue intenzioni ce n’erano tutte le componenti.
Parola praticamente scomparsa sostituita da termini meno accesi ma anche meno rispondenti alla realtà e soprattutto ai ruoli: “ragazzo”, “uomo”, “individuo”, “malvivente”. A breve si conierà qualcosa di prossimo al “diversamente onesto”. In realtà si sta parlando di delinquenti pronti a tutto.
Nell’attesa che qualcuno proponga, a seconda dell’orario di rapina, pomeriggio o sera, l’obbligo al proprietario di somministrare the coi biscotti o caffè caldo ai delinquenti, oltre ad apporre cartelli indicatori ben visibili per una individuazione rapida dei cassetti da scandagliare, vorrei fare una domanda agli esperti della materia.
Ammettiamo che in casa mia le scale interne, quelle che uso solo io, non abbiano, per mia scelta né ringhiera né passamano, perché a me va così, se un ladro in fuga concitata, nello scendere le scale dovesse cadere e morire a causa della mancanza di protezioni, quel decesso come potrebbe configurarsi? Di cosa potrei essere accusato? Quale diritto del bandito avrei leso? Avrei forse dovuto segnalare con dispositivi a norma Cee il pericolo?
Sono persuaso che non la passerei liscia e dovrei aggiungere, alle tante modifiche imposte dalle già esose normative, anche gli adattamenti necessari per garantire la sicurezza e l’incolumità dei ladri come si trattasse di gente al lavoro.
È un paradosso? Speriamo.
[*] – Lettore, ospite
Buona sera Fiore: concordo in pieno. I soliti intellettuali alla page, disquisiscono sull’aria fritta, rimproverando al signore di Vaprio di non aver sparato in aria….la realtà e che questo aveva già subito 3 furti in casa e che soprattutto, quando ti entra gente in casa non ha tempo di disquisire, specie in un paese dove nessuno viene mai punito e se vai in galera ci stai per poco. La legge al riguardo è ridicola: essa prevede che se entra un rapinatore in casa, devi: valutare attentamente la situazione e le persone che hai di fronte, capire se rappresentano davvero una minaccia all’incolumità personale, avvertire vocalmente di essere armato, sparare un colpo in aria e poi eventualmente al soggetto (fonte Radio 24- Giudice Mori), Meglio spararsi prima.
Forse le cose cambieranno quando a subire una rapina con annessa, magari, una sparatoria, sarà qualcuno di quegli idioti che la legge la hanno approvata…o i soliti intellettuali di cui sopra. Ma probabilmente questa è gente che ragiona bene, a livello salottiero, immaginando che le disgrazie capitino sempre agli altri…
Piero Giovannelli