rossi & Rossi. UNA FIRMA, UNA SASSATA: ALLA SANITÀ E ALLA GLOBALIZZAZIONE

Fuori tutti! Comando io!
Fuori tutti! Comando io!

PISTOIA-MONTAGNA. Speriamo ardentemente che il comitato, che raccoglie le firme per abrogare la famigerata legge toscana sulla sanità, raggiunga il suo obiettivo numerico; c’è ancora tempo per poter apporre la propria firma fino al 28 del corrente mese.

È una firma che per chi vuole intendere, soprattutto per gli abitanti della Montagna, ha un significato e un valore che trascende il problema e lo scopo per divenire qualcosa di più e oltre.

Cerchiamo di fare chiarezza affermando subito che l’iniziativa non è speculare a nessuna forza politica, ma tutte le assembla nell’interesse superiore di restituire dignità all’essere umano e alle sue esigenze. Solo il Pd “ufficiale” ha cercato di sabotare l’iniziativa (troppo preso dallo scodinzolare dietro Manes, ma ci arriviamo) e, nonostante ciò, molti dei suoi consiglieri hanno scelto la via della personale libertà intellettuale e civile dando concretamente il proprio sostegno nell’autentica delle firme. In altra occasione faremo nomi e cognomi dei desaparecidos piddini e delle Donne ed Uomini veri, perché anche nel Pd ci sono.

Quando sentiamo affermare che la Sanità costa troppo e quindi va ridotta, noi diciamo ai cialtroni che questo affermano, che una lobotomia ex lege andrebbe applicata, senza possibilità di appello, a questi signori, rinchiudendoli nei padiglioni delle Ville Sbertoli così amorevolmente “curate” dall’Asl 3.

Per fare ciò servirebbe una comunità liberà che “si fa” veramente Stato, e che accetta anche le manchevolezze che umanamente si producono e che sono il frutto dell’umana limitatezza e non della premeditata ed esclusiva azione di un buon numero di mascalzoni venduti a quel mostro di importazione straniera, soprattutto americana, che si chiama globalizzazione e che non necessariamente deve divenire il nostro destino.

Rossi_mungitura_Coldiretti www.ilreporter.it-
Rossi e la Sanità [da www.ilreporter.it]
Diciamo anche francamente che ci fa sorridere amaramente il bomba-Renzi e la sua banda di estrazione cattocomunista, quando straparlano e sotto sotto, niente affatto stupidi, ma longa manus di poteri forti e facilmente riconducibili al “profitto in qualunque modo e maniera”, ci vengono a dire che bisogna stare al passo con i tempi e con l’Europa, quella delle banche e dei mercenari politici che le fanno orpello.

Una cosa di buono, però, questi cialtroni l’hanno fatta e cioè hanno fatto comprendere come una certa sinistra di potere e di governo di cattiva estrazione Pci, sia sempre stata contro il popolo e non per il popolo. Chi può smentisca.

Quando affermiamo che appoggiare il referendum abrogativo del L.R.T. 28/15 va ben oltre il suo significato, vogliamo affermare che questa legge si inquadra in un dispositivo ben più ampio di sovvertire il “vivere civile” così come noi lo viviamo e concepiamo. Significa rifiutarsi di lasciare le leve del potere a personaggi spregiudicati che perseguono il personale interesse e non quello della collettività.

referendum abrogativo riforma rossiSi legga il comunicato dell’Intersindacale Medica (vedi) e si aggiunga a questo che di 13 sale operatorie ne risultano attive solo 6, mentre la manutenzione e la sterilizzazione delle attrezzature chirurgiche vengono effettuate per tutte e 13: esempio di efficienza e di risparmio dei costi!

A ciò si aggiunga anche che una volta andati in pensione i due medici “storici” di medicina del Piot di San Marcello, sicuramente non verranno sostituiti e il Piot potrà fornire solo un servizio h 12, cioè dalle 8 di mattina alle 20 di sera. Per non parlare dell’Ospedale di Pescia. Chiaro?

Già, avevamo detto che avremmo parlato di Manes, il patron del “terzo settore”, l’uomo del Governo bomba-Renzi che sostiene il concetto che anche la carità è business e che anche un metalmeccanico, con buona pace dei sindacati (indecenti), può riconvertirsi in agricoltore “idroponico”.

kme-rame e melanzane
Green economy & globalizzazione

Abbiate pietà, ne riparliamo prestissimo.

Al momento basti dire che l’obiettivo della raccolta firme è prioritario e propedeutico ad altri civili, confidiamo, ragionamenti che interessano la Montagna ma non solo.

Una firma, una sassata! Chi se la fa addosso è esentato: ci riferiamo ai pavidi, ai ruffiani, ai “io vorrei ma non posso”, “a chi tiene famiglia”, a tutti coloro che attendono che altri tolgano loro le castagne dal fuoco.

In quanto a Manes e alla sua supposta, ma non verificata bontà, ci sentiamo quanto prima, perché il soggetto merita un discorso a parte: come la sua carità.

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