PISTOIA. Il regolamento della partecipazione attiva, proposto dal Comune di Pistoia, è una vera e propria provocazione nei confronti dell’Alleanza per i Beni Comuni di Pistoia che nel settembre 2014 aveva presentato in Consiglio comunale una proposta di delibera di iniziativa popolare sulla partecipazione, firmata da circa settecento cittadini, respinta grazie all’astensione del Pd, del Prc e di Insieme per Pistoia.
Nella proposta si chiedeva di attivare un laboratorio per la partecipazione sui beni comuni, con al centro la rivendicazione del diritto dei cittadini di avere voce in capitolo sui beni appartenenti a tutta la collettività, non solo e non tanto al momento del voto, ma anche sulle decisioni assunte durante il mandato elettorale.
E invece cosa propone il Comune? In sostanza si chiede ai cittadini di attivarsi per “interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni”, con il fine – come messo in evidenza nell’articolato – di procurarsi manodopera gratis per la “manutenzione dei giardini”, “per la loro pulizia”, “per il taglio dell’erba” e per altri “interventi di decoro urbano”.
E questa sarebbe la partecipazione “dei cittadini alle decisioni importanti che li riguardano” come sbandierato dal Sindaco durante la campagna elettorale? Qui si è perso il senso del ridicolo.
Nessuna meraviglia nell’apprendere che per stilare questo osceno regolamento si è scomodato addirittura il laboratorio Labsus (laboratorio per la sussidiarietà) e il suo presidente Gregorio Arena, definito uno dei massimi esperti sulla partecipazione.
Cosa poteva produrre di diverso un laboratorio che annovera nel suo comitato scientifico Giuliano Amato (noto difensore dei beni comuni!) e che ha tra i soci fondatori la Fondazione Astrid (nel cui comitato scientifico è presente anche il prof. Arena), di cui è presidente Franco Bassanini, ex presidente della Cassa Depositi e Prestiti SpA e attuale consigliere dell’ineffabile presidente del Consiglio Matteo Renzi?
I beni comuni e la partecipazione attiva non possono essere ridotti a questa farsa ridicola da acchiappacitrulli. La Commissione Rodotà li aveva definiti in modo chiaro ed inequivocabile senza distruggere la dignità dei cittadini.
No, caro Bertinelli, proprio non ci siamo!
Alleanza per i Beni Comuni Pistoia
