CONOSCERE L’INCISIONE A PUNTASECCA

Strumenti per la tecnica della puntasecca
Strumenti per la tecnica della puntasecca

PISTOIA. Spazio Arte Pistoia (via Sant’Anastasio 13) presenterà il corso domenica 22 novembre a partire dalle 17.

L’inizio è per mercoledì 2 dicembre dalle 21 alle 23, 40 ore distribuite nei giorni del mercoledì e venerdì. Costo (comprensivo di materiale) 300 euro. Per l’iscrizione si richiede un acconto di 100 euro.

Tecnica diretta: puntasecca.

Realizzata per mezzo di una punta acuminata d’acciaio che si impugna come una matita che incide direttamente la lastra di metallo senza l’intervento dell’acido.

I segni più o meno scuri dipendono dalla forza impressa sulla matrice.

La caratteristica fondamentale della puntasecca è costituita dalle barbe che sono rialzi di metallo ai bordi del solco.

1ª parte
Preparazione della lastra

È necessario che la matrice prima di essere incisa sia ben sgrassata con bianco di spagna diluito in acqua. Si passa il bianco di spagna con acqua sulla lastra con un feltrino per tre volte e si asciuga con uno straccio pulito. In seguito si strofina il duraglit per tre volte sulla lastra.

2ª parte
Levigatura e lucidatura della lastra

Per eliminare graffi dalla superficie della matrice è necessario scartarla con la carta smeriglio, bisellare ossia smussare l’angolo vivo della lastra.

3ª parte
Trasferimento del disegno sulla lastra

Prima di incidere si trasferisce con la carta carbone il disegno sulla matrice.

4ª parte
Inchiostratura e stampa su carta

L’inchiostratura è l’operazione più importante e delicata del processo di stampa e può condizionare la resa dell’immagine incisa in fatto di velature e di perfetta traduzione del segno. Essa consiste nel far penetrare bene l’inchiostro nei segni incisi.

A questo scopo si usa un inchiostro molto fluido distribuito abbondantemente con una piccola spatola su tutta la lastra eventualmente riscaldata, cercando di farlo penetrare in tutti i segni incisi.

Infine la stampa al torchio viene effettuata con un apposito torchio a stella detto appunto torchio calcografico. La lastra viene collocata sul piano del torchio e le viene sovrapposto il foglio di carta umido e quindi un feltro di ammorbidimento che conferirà maggiore elasticità alla pressione tra i due rulli.

5ª parte
Asciugatura, numerazione e firma delle opere.

A proposito di Luciana D’Onofrio:

  • 1989: prima mostra alla Rocca dei Rettori di Benevento.
  • 2004: partecipa al primo concorso di incisione classificandosi al 1° posto.
  • 2005: si iscrive alla scuola internazionale di arte grafica “Il Bisonte” a Firenze.
  • 2007: personale all’Hotel della Città Et De La Ville a Forlì.
  • 2009: selezionata alla IX biennale internazionale per l’incisione di Acqui Terme.
  • 2010: si iscrive all’associazione nazionale incisori italiani e partecipa alla collettiva di grafica a Vigonza.
  • 2011: selezionata alla X biennale di Acqui terme e alla biennale di incisione di Bassano del Grappa.
  • 2012: invitata a partecipare alla biennale di arti grafiche di Campobasso e pubblicazione dell’opera

Grafica “Mare d’inverno”sulla rivista “Grafica d’arte”.

  • 2013: partecipa alla collettiva di pittura e incisione nella galleria “Spazi Arte” di Piacenza e alla Collettiva di pittura e incisione nella galleria “Papel” di Milano. Inoltre partecipa alla fiera dell’incisione di Bagnacavallo ed entra a far parte del repertorio degli incisori italiani.

[athena spazio arte]

Print Friendly, PDF & Email