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PISTOIA. «Nous sommes avec vous» recitava, ieri mattina sabato 21 novembre, uno striscione appeso sulle gradinate del Parterre di Piazza Mazzini.
A occhio e croce circa duecento studenti, muniti di ombrello per la pioggia intermittente, si erano dati appuntamento, a partire dalle 9, nello spazio compreso tra l’ovale della piazza e le scalinate che portano al Pantheon degli Uomini Illustri.
Si è trattato di una manifestazione fortemente voluta dalla consulta provinciale degli studenti di Pistoia, una mobilitazione per urlare lo sdegno nei confronti di tutti gli attentati che nell’ultimo periodo hanno distrutto la vita di centinaia di persone innocenti in tutto il mondo, in maniera trasversale: i cittadini russi sull’aereo di ritorno dal Sinai, i libanesi di Beirut, i parigini della scorsa settimana – che nella percezione collettiva rappresentano forse il dolore più vivo – fino alla strage dell’hotel di Bamako, in Malì.

Un minuto di silenzio ha simbolicamente aperto il presidio, un minuto di silenzio in cui i partecipanti hanno idealmente abbracciato ed espresso solidarietà alle vittime di tutte le stragi, in uno slancio di umanità evidentemente ritenuto più importante e incomparabile rispetto ad una mattina di scuola.
L’Assessore alla cultura Elena Becheri, invitata dagli studenti, ha letto la lettera del marito di una vittima parigina e poi ci sono stati interventi e riflessioni dei rappresentanti delle scuole nella consulta: Alice Polzoni, dell’istituto liceo Pacini, Bruno Leka, dell’istituto tecnologico Fedi-Fermi e di Gabriele Sgueglia de liceo Amedeo di Savoia.
Lo abbiamo avvicinato per un commento a caldo e per la verità ci ha stupito il non scontato senso critico delle domande aperte portate alla riflessione collettiva: «Per quali ragioni si sono verificati gli attacchi terroristici, addirittura nel cuore dell’Europa?
Come devono reagire le istituzioni, nazionali e sovranazionali, di fronte a questa minaccia che non ha un volto? Ma soprattutto, cosa fare perché non succeda ancora?» Domande che in verità, nella velineria mediatica e nei principali talk televisive sono state tenute debitamente in disparte.

Il giovane maturando ci ha poi espresso la sua personale opinione di condanna verso le contraddizioni delle politiche americane in medio oriente, dominate da inconfessabili interessi petroeconomici a cui anche gli europei sono piegati.
Ambiguità e paradossi delle democrazie occidentali per cui, apertamente, è stata sostenuta la deposizione del leader alawita Assad, sovrano legittimo e garanzia di stabilità e pace per la Siria. Del resto la destituzione di capi di governo o dittatori spetta, da sempre e per definizione, al popolo sovrano; le esportazioni di democrazia, da Saddam a Gheddafi, pare non abbiano insegnato molto…
Lo stesso capo del governo italiano, aggiungiamo noi, si è recato in Arabia (dove la violazione dei diritti umani è istituzionalizzata per legge e che tra l’altro sta bombardando da mesi nell’indifferenza generale la popolazione civile dello Yemen) a celebrare i contratti milionari stipulati tra Finmeccanica, e altre eccellenze del made in Italy (sempre del settore armi e difesa), e la principale monarchia sunnita che arma e rifornisce le milizie dell’Isis o Daesh.
Stesso ragionamento andrebbe esteso alla Turchia di Erdogan, che ha permesso, coperto e favorito per un anno il commercio del petrolio degli jiadisti. Ma, appunto, la storia insegna che non ha mai insegnato niente…
Vedi anche:
- Franco Cardini: “Ecco chi finanzia il Califfato”
- La verità scomoda di Putin: “All’Isis soldi da Paesi del G20”
- “Ucciso in Siria generale israeliano che guidava gli jihadisti”
- Per non dimenticare: Serena Shim, la reporter uccisa perché aveva smascherato la truffa dell’ISIS!
- Dove finisce il petrolio dello Stato Islamico? In Turchia e passa anche da Kurdistan Irakeno
Gira e rigira la colpa è sempre degli americani…mi sembra il solito approccio ideologico dove i giovani studenti sono utili pedine da manovrare. Peccato che stavolta se proprio vogliamo incolpare gli USA è di essersi totalmente disimpegnati dal Medio Oriente…ed è qui che viene fuori l’assoluta inconsistenza degli europei tutto chiacchere e distintivo. Invece pare che non vi sia nulla da ridire sul campione democratico Putin, e addirittura si dimostra un’enorme ignoranza storica nel definire “legittimo leader”(ciccini!…badate di studiare la storia prima di dire fesserie, che Assad padre ha preso il potere con un colpo di stato…) il sanguinario Assad che ha massacrato e gasato il proprio popolo solo per restare a tutti costi al potere…ragazzini sveglia, che è a voi che vogliono fare il culo. Vi piacciono gli aperitivi la sera d’estate e il cazzeggio su facebook? E allora occhio a distinguere il piatto in cui mangiate da quello dove sputare.
Massimo Scalas
La crisi della Siria spiegata in 10 minuti e 15 mappe https://www.youtube.com/watch?v=rBNRJTs3Bf0