AGLIANA. Venerdì 27 e sabato 28 novembre al Teatro Il Moderno di Agliana alle 21:30 vanno in scena Le Presidentesse di Werner Schwab, traduzione di Umberto Gandini, riduzione drammaturgica di Rita Frongia.
Con Elisa Pol, Federica Rinaldi, Maurizio Lupinelli. Regia di Maurizio Lupinelli, assistente alla regia Michele Bandini, costumi di Maria Chiara Grotto, disegno luci di Giacomo Goriniun.
Un ringraziamento particolare per la collaborazione a Claudio Morganti produzione Nerval Teatro, Armunia Festival Inequilibrio, Regione Toscana Sistema regionale dello spettacolo dal vivo, con la collaborazione di Comune di Guardistallo, Centro Artistico Il Grattacielo, Teatro l’Ordigno di Vada.
Con “Le Presidentesse” di Werner Schwab, inizia la stagione “AltroTeatro” del Moderno di Agliana. Il lavoro della Compagnia Nerval Teatro, s’inserisce nell’ormai affermata politica di ospitalità e residenza con la quale l’associazione culturale Il Moderno da anni vuole contraddistinguere le scelte d’indirizzo della programmazione teatrale e non solo: sostenere progetti innovativi, ospitare lavori in divenire o, come nel caso delle Presidentesse, aprire a produzioni importanti che si avviano a parlare ad un pubblico più vasto senza rinunciare alla propria poetica, alla propria cifra drammaturgica.
“Le Presidentesse” di Werner Schwab è una farsa feroce che denuncia i conformismi, le ipocrisie religiose e la violenza verbale e fisica celata sotto l’apparente quiete dei rapporti umani.
In una cucina tre personaggi femminili, come maschere di uno squallido teatrino popolare, si raccontano alternando sferzante ironia e grottesca comicità, con repentine discese nel tragico.
“Le presidentesse” costituisce la seconda tappa di Progetto Schwab, percorso triennale che Nerval Teatro dedica al mondo e al linguaggio dell’autore austriaco.
La scrittura di Schwab costringe a trasformare il linguaggio in carne umana; i suoi personaggi devono avere il dono o l’umiltà di lasciarsi trasfigurare nel corpo, inciampare nella pulsazione e nel fremito. La presenza dell’attore diventa indispensabile per lo sprofondamento della lingua nel corpo, in un teatro capace di restituire il rumore della vita.
Le parole donate agli esclusi non hanno le virtù delle fiabe.
Info: tel. 0574 673887 info@ilmoderno.it
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