PISTOIA. L’ufficio stampa del comune ha tenuto a precisare che l’amministrazione comunale era già orientata a realizzare il centro di raccolta ai cantieri comunali anziché all’area Pallavicini. Questa ricostruzione non risponde al vero. Tutti in città si ricordano le numerose opinioni contrarie all’ipotesi ex Pallavicini proposta dal Comune, le assemblee pubbliche in cui amministrazione e Publiambiente presentavano il progetto evidenziandone pregi e vantaggi per i cittadini e gli abitanti della zona.
Ma non è questo il punto, due sono le questioni di rilievo.
La prima: come si legge nell’articolo tramonta l’idea del centro di raccolta nell’area ex Pallavicini, questo è un fatto importante e va dato atto all’amministrazione di aver dato ascolto alle numerose e motivate voci contrarie al progetto.
La seconda: nel comunicato del Comune si rilancia l’ipotesi di utilizzare l’area dei cantieri comunali come luogo da destinare al centro di raccolta.
Io al contrario ripropongo l’area del Dano come sede per ubicare quanto era previsto nell’area ex Pallavicini.
Il Dano, il cui impianto di gestione dei rifiuti deve essere fermato entro il 2017, potrebbe diventare, a seguito dello smantellamento degli impianti attuali e di un’idonea opera di riqualificazione, il luogo che ospita un nuovo e moderno centro di raccolta e la palazzina dedicata ad uffici e spogliatoi.
Nello stesso spazio è possibile inoltre realizzare il centro di smistamento della raccolta porta a porta (mai previsto in nessun documento) in cui i mezzi che effettuano la raccolta in città conferiscono i rifiuti per il successivo carico su mezzi di grandi dimensioni che portano i rifiuti agli impianti di destinazione.
Quest’ultima soluzione permetterebbe una riduzione dei costi e un minor impatto sull’ambiente. Il tutto può essere effettuato senza la presunta bonifica in quanto la zona è stata classificata nel piano regionale di gestione dei rifiuti come sito a “ripristino ambientale” ovvero che necessita di attività di riqualificazione ambientale soltanto nel caso in cui si cambi la destinazione d’uso.
Alessandro Cenerini