PRATO. A SANTO STEFANO L’ANNUNCIO DEI VINCITORI DELLO “STEFANINO D’ORO”

Masi riceve la medaglia della_Presidenza della_Repubblica
Masi riceve la medaglia della Presidenza della Repubblica

PRATO. Sesta edizione per lo «Stefanino d’oro», il premio riconosciuto dalla città di Prato alle aziende del distretto che sono riuscite ad essere competitive sul mercato comportandosi in modo etico e nel rispetto delle leggi.

Anche quest’anno al termine del solenne pontificale celebrato al mattino in cattedrale nel giorno del patrono Santo Stefano, a cui è dedicato il riconoscimento, toccherà al vescovo Franco Agostinelli annunciare i nomi delle tre imprese vincitrici.

Nelle ultime settimane il comitato organizzatore formato dagli enti promotori del premio – Diocesi, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio – ha vagliato tutte le segnalazioni giunte dalle istituzioni cittadine e dalle categorie economiche. Sono trenta i nomi delle aziende candidate ad aggiudicarsi questa sesta edizione e alla fine, come previsto dallo statuto, ne sono rimaste soltanto tre. I criteri sono sempre gli stessi: il successo delle imprese deve derivare dal rispetto dei valori del lavoro e della concorrenza, che si traduce nella sanità dei bilanci e nella gestione dei dipendenti.

Ricordiamo la composizione del comitato: monsignor Nedo Mannucci per la Diocesi, l’assessore Daniela Toccafondi per il Comune, il vice presidente Emiliano Citarella per la Provincia, il presidente Luca Giusti per la Camera di Commercio e Paola Spadoni per la Fondazione, poi, come consulenti tecnici, ci sono Foresto Guarducci, Gabriella Melighetti, Silvia Bocci, Paolo Gennari e Gabriele Bresci nel ruolo di segretario. E naturalmente del Comitato fa parte Giovanni Masi, il noto cenciaiolo di Vergaio ideatore del premio.

Le aziende vincitrici saranno avvertite la mattina del 26, subito dopo l’annuncio fatto al termine della messa, che sarà trasmessa in diretta da Tv Prato a partire dalle 10.

La consegna è prevista nel mese di febbraio e per la realizzazione dell’opera è stata chiamata l’artista pratese Gabriella Furlani, già autrice del premio in tre edizioni.

[diocesi prato]

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