allarme smog. A MONTALE 26 SFORAMENTI IN UN MESE

Gli sforamenti alla centralina di Montale
Gli sforamenti alla centralina di Montale

MONTALE. Dal 28 novembre scorso la centralina di Montale ha registrato il superamento del valore limite del Pm10 di 50 microgrammi al metro cubo, registrando valori con punte fino a 123 (nella giornata dell’8 dicembre scorso).

È quanto evidenziato dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria effettuato dall’Arpat Toscana e disponibile a questo indirizzo.

Si tratta di valori del tutto fuori la norma. Tra il 23 novembre e il 23 dicembre gli sforamenti sono stati quasi ininterrotti, 26 in tutto con un risultato peggiore rispetto alle altre centaline vicine: la “Signorelli”  sempre in provincia di Pistoia nello stesso periodo ha avuto 10 sforamenti; la centralina “Roma” e “Ferrucci”a Prato, 21.

Di fronte a questi dati evidenti cosa stanno facendo le amministrazioni comunali? Ben poco ci sembra; eccetto alcune ordinanze che hanno vietato il bruciamento all’aperto o limitato la temperatura all’interno degli immobili.

Altrove – dove oltretutto i valori di Pm10 sono di gran lunga più bassi – per arginare la situazione è scattato il blocco totale delle auto e per chi non lo rispetta sono previste multe salate.

Pm.10
Pm.10

Intanto dalla Regione due recenti delibere della Giunta hanno apportato importanti novità nella gestione dell’inquinamento atmosferico.

Salirà il numero di stazioni per il monitoraggio della qualità dell’aria e la rete sarà arricchita di 2 stazioni mobili che da una parte potranno sopperire ad eventuali malfunzionamenti delle stazioni fisse di rete e garantire pertanto la continuità delle misurazioni; e dall’altra potranno servire a svolgere indagini specifiche in particolari aree del territorio toscano.

Inoltre  per quanto riguarda la piana i Comuni di Agliana, Carmignano, Montale, Montemurlo, Pistoia, Poggio a Caiano, Prato, Quarrata e Serravalle Pistoiese, da ora in avanti dovranno attivare interventi contingibili e urgenti a seguito delle rilevazioni quotidiane delle centraline della rete regionale per il monitoraggio della qualità dell’aria e quindi dovranno  dotarsi di un Piano di Azione Comunale (Pac), cioè di un programma che prevede tutti gli interventi per combattere lo smog.

Il nuovo elenco dei comuni è frutto di un lavoro della Regione, che si è avvalsa anche dei contributi di Lamma ed Arpat sulla rappresentatività spaziale delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, lavoro che ha portato a una nuova definizione dell’estensione territoriale da associarsi ai dati misurati dalle singole stazioni della rete.

Si è dunque arrivati a un nuovo disegno delle aree comprendenti più comuni omogenei per qualità dell’aria, comuni che dovranno predisporre i rispettivi Pac.

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6 thoughts on “allarme smog. A MONTALE 26 SFORAMENTI IN UN MESE

  1. La prossima settimana verrà fatta la proposta ” PARTECIPATA” di come utilizzare l’analizzatore CNR per le PM 2,5 per il quale mi sono impegnato moltissimo come GART . E’ stato preparato un CD.

    Daniele Manetti (da fb)

  2. Dunque: da 30 anni andiamo avanti così….altrove in Europa si è rivoluzionata la mobilità urbana e si sta rivoluzionando il modo di lavorare…qui solo blablabla….convegni e blablabla….aria fritta che ammorba l’aria più del PM10, con i sindaci che pensano di paralizzare una comunità senza dare alternative. intanto nel resto d’Europa si fanno tramvie leggere anche in piccoli centri….
    Proposta: visto che da noi i soldi per il potenziamento della mobilità pubblica se li sono magnati i tangentari, perchè non rendere obbligatorio il telelavoro per tutti quei mestieri che possono essere svolti tranquillamente da casa? In pratica il 99% dei lavori impiegatizi che consistono nello stare tutto il giorno attaccati a un pc e al telefono, ovvero tutti quei lavori dove non si produce qualcosa, non ci si prende cura di qualcuno, non si sta al pubblico. Avremmo meno della metà del traffico attuale da auto private, con un costo pari a 0 per lo Stato e l’aria più pulita.

  3. sarà al solito , sempre e solo colpa delle auto , dei riscaldamenti , di qualche contadino che brucia sterpaglie ….!!!!
    Dell’inceneritore che polverizza 150 tonnellate di immondizia al giorno , noooooooooooo, non sia mai !
    Da poco tempo oltre al Fragai che sostiene cose inumane, ci possiamo deliziare della consulenza di un altro genio (del male ) l’assessore all’ambiente regionale Fratoni !
    Tutti politici in possesso di ..
    Una Laurea ad onorem causa , con 110 e lode e bacio accademico , in SuperCazzologia !
    Ed un master alla Bocconi in “depistaggio advanced level”
    Viste le ultime affermazioni della signora Fratoni sulla stampa , con le quali diceva che l’inceneritore non è’ la più importante fonte di emissioni di diossine … scordandosi però di indicare quali fossero le altri fonti che emetterebbero diossine !!!!! Forte no ? Una classe politica eccellente !!!

    Jury Buono (da facebook)

  4. «A livello globale – sintetizza l’edizione italiana di Scientific american – la principale fonte di inquinamento atmosferico esterno (PM 2.5 ) è quella residenziale, ossia il combustibile usato per il riscaldamento e la cucina, e lo smaltimento dei RIFIUTI !!……….»,
    Quest ultima voce sembra scomparsa dal vocabolario dei nostri Sindaci ma a proposito, dove è finito il ns Sindaco ? Nessuna dichiarazione? Nessun comunicato insomma qualcuno vada a informarlo che oltre agli sforamenti di PM 10 ci sono stati sforamenti aNche di PM 2.5……
    Ah già dimenticavo , dalla Regione due recenti delibere della Giunta hanno apportato importanti novità nella gestione dell’inquinamento atmosferico infatti Agliana dovrà dotarsi di un Piano di Azione Comunale (Pac), cioè di un programma che prevede tutti gli interventi per combattere lo smog.( SONO PROPRIO CURIOSO DI SAPERE QUALI SONO QUESTI INTERVENTI )
    BUONA SALUTE A TUTTI !

    Massimo Lafranceschina (da facebook)

  5. allora…amici di facebook, vi do un’anteprima che servirà poi all’assessora rinviata per prendere provvedimenti severi che il caso richiede:
    – la diossina viene per lo più prodotta dai lecca-lecca presenti nelle rivendite di caramelle
    – per la prima volta abbiamo il Pac: uno strumento innovativo che i consiglieri comunali, adotteranno da qui in avanti alla fine delle sedute consiliari, quando, prendendosi a pacche sulle spalle si congratuleranno a vicenda per essersi presi l’ennesimo gettone di presenza senza aver prodotto null’altro che aria fritta. A voi sembra facile ma non lo è: serve impegno costante.
    PS. il popolo apprezzerebbe assai constatare che l’assessora processanda, stabilendo la propria dimora nei pressi dell’inceneritore, ci dimostrasse nei fatti quanto siamo prevenuti nei confronti di quell’innocuo produttore di zucchero a velo e che non è vero che lì attorno (ma anche qua) resiste solo la gramigna e qualche statista di passaggio.

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