larciano. TIFOSI “A MISURA DASPO”

Un'immagine dei tafferugli di Larciano
Un’immagine dei tafferugli di Larciano

PISTOIA-EMPOLI. Cinque misure Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive), mediamente da uno a tre anni, emesse nei confronti di altrettanti soggetti, mentre per una sesta persona è stato adottato un Daspo di 5 anni con obbligo di presentazione alle forze dell’Ordine 5 minuti prima di ogni partita e prima dell’inizio del secondo tempo.

Si tratta di P.H. di 27 anni, B.S. di 45 anni, entrambi pistoiesi, e di F.E. , 27 anni, B.L., 25 anni, empolesi, e del pistoiese F.M., 61 anni: è nei confronti di quest’ultimo che è stato adottato il Daspo di 5 anni con relativo obbligo di presentazione.L’uomo era già stato destinatario di tale divieto qualche anno fa.

La vicenda risale al 2 agosto scorso quando, durante il caldo torrido di una partita amichevole Pistoia-Empoli, nello stadio comunale di Larciano, un gruppetto di tifosi di entrambe le squadre (una trentina per parte) si erano fronteggiati e avevano cercato di venire a contatto tra loro, contatto evitato grazie al pronto intervento delle forze di Polizia.

I tifosi, dopo minacce e insulti reciproci, utilizzavano aste, cinture e altri oggetti, cercando poi di superare la rete di recinzione che li divideva, anche con l’utilizzo di sassi. Non c’è stato alcun ferito in quell’episodio e il tutto si è svolto dinanzi a un pubblico piuttosto ridotto, ovvero poche centinaia di persone.

Grazie all’attività investigativa svolta in questi mesi dalla Digos di Pistoia e dal Commissariato di Empoli, anche con l’apporto di telecamere che hanno permesso di riprendere i fatti accaduti, è stato possibile denunciare otto soggetti sulla base della Legge 481 del 1989: a carico di cinque di questi, proprio 48 ore fa, sono state notificate le misure Daspo, mentre nei confrnti di un sesto soggetto è ancora in corso l’istruttoria.

“I provvedimenti emessi sono relativi al divieto di accedere e intrattenersi nei luoghi in cui si svolgono iniziative connesse al gioco del calcio a livello professionale o dilettantistico, sia nel nostro Paese sia in stati appartenenti all’Unione Europea – spiega Luigi La Rotonda, capo della Digos Pistoia –. In questo caso c’è stata una reazione spropositata rispetto al tipo di evento, dato che si trattava di un’amichevole. Il comportamento dei tifosi, partito da provocazioni reciproche su motivi futili e banali, è degenerato in accuse, offese e minacce per cercare òlo scontro, poi evitato grazie all’intervento della Polizia”.

“Il Daspo è ritenuto un deterrente per evitare comportamenti di questo genere – continua La Rotonda –. Nell’ultimo periodo possiamo dire che questi tipi di divieti hanno prodotto i propri frutti, portando infatti alla riduzione di comportamenti aggressivi e sconvenienti”.

[Alessandra Tuci]

Print Friendly, PDF & Email