PISTOIA. Ecco la riflessione politica di un nostro lettore.
Berlusconi è da sempre “un animale politico“ e ha capito che non può più misurarsi con Matteo Renzi o con Grillo, oramai per lui sono dei giganti…
Ha capito benissimo invece che può giocarsela con i “PerBertinelli“ o con il “PDdeidiversamenterenziani“ insomma con il Partitozavorra dei territori…
Lì se la gioca; lì può davvero erodere elettorato ad un Partito Democratico “okkupato“ dalle nomenclature ostili al rinnovamento.
Sono i Territori il vero tallone di Achille del Partito Democratico (Pistoia è un esempio nazionale!), essi sono saldamente nelle mani di chi ieri non voleva la riforme. Questo è percepito da chi ieri ha partecipato fiducioso alle primarie pur non avendo votato mai il Partito Democratico.
Oggi quell’elettorato è disilluso, un elettorato che aveva premiato il Partito Democratico alle Europee per la sua capacità e coraggio di cambiare passo ma soprattutto di fare.
A Pistoia una Lista Berlusconi probabilmente perderebbe con il Pd di Renzi per le Politiche; ma altrettanto probabilmente potrebbe invece giocarsela se si presentasse come Lista Civica capace di spingere con più coraggio il Riformismo locale.
Questo perché puntare su di una Lista Civica potrebbe voler dire poter raccogliere tutti quei cittadini disillusi, stanchi di aspettare un radicale rinnovamento dei dirigenti del Partito locale.
Stanchi e stufi delle minestre riscaldate propinate da chi ieri faceva perdere il Partito Democratico alle politiche e oggi cambiata la casacca si prepara come a Livorno, come a Genova, come ad Arezzo a consegnare la città alle opposizioni.
Ma cosa fanno i renziani nei territori?
A Pistoia balbettano, fanno i tavolini, giochicchiano, insomma una robina piccola piccola… Ha la forza il Partito Democratico di evitare una deriva così preoccupante? E i Renziani della prima ora saranno capaci di costruire in questo arcipelago politico così variegato una vera stagione riformista?
Massimo Alby
Buona sera…mi scusi, detto da Massimo a Massimo…ma perchè mai dovremmo passare dalla minestra riscaldata del PD a quella di Berlusca sotto mentite spoglie? Non le sembra ora che alla sua veneranda età lasci il campo? E non le pare anche a Lei, che, al netto delle nefandezze (tantissime) e dei meriti (pochissimi) a destra come a sinistra, in definitiva il fallimento, morale, educativo, amministrativo, economico del ventennio berlusconiano sia impietosamente sotto gli occhi di tutti? (basti pensare che ci lascia la De Filippi di Uomini e Donne come modello cui tendere….) Certo Renzi ne è il degno erede, ma penso che sia ora di guardare avanti e capisco che per un popolo abituato a piangersi addosso, raccattare brioches e baciare anelli non sia facile. Ma se non ora quando?
Massimo Scalas