PISTOIA. La Polizia di Stato di Pistoia ha consegnato all’autorità giudiziaria pistoiese 19 persone che a vario titolo si sono rese responsabili, in concorso con il cittadino italiano P.A. di anni 71 , del reato di immigrazione clandestina. Tutto questo è stato reso possibile grazie alle varie e articolate attività di indagine condotte dalla Squadra Mobile e volte al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina attraverso la falsa regolarizzazione di cittadini extracomunitari.
In particolare, le indagini erano scattate proprio in seguito all’arresto avvenuto il 26 agosto scorso nei confronti del suddetto P.A., colto nella flagranza di tale reato mentre consegnava all’Ufficio immigrazione della Questura di Pistoia falsa documentazione lavorativa e fiscale volta a far ottenere a due cittadini marocchini, presenti in quel momento e denunciati a piede libero, il rinnovo del permesso di soggiorno.
All’epoca dei fatti venne effettuata una perquisizione nella sede della di P.A.: già dai primi accertamenti, infatti, sembrava essere stata creata ad arte proprio per raggirare le normative in materia di soggiorno.
Infatti P.A., celandosi dietro tale paravento, effettuava iscrizioni fittizie degli extracomunitari nel libro di soci-lavoratori e grazie a tale espediente forniva loro, presumibilmente dietro compenso, falsa documentazione contrattuale, fiscali e di reddito grazie alla quale costoro potevano formalmente presentare istanze di rilascio e/o di rinnovo del permesso di soggiorno.
L’esame della consistente documentazione acquisita faceva emergere che P.A. aveva da tempo collaudato un vero e proprio sistema per le finalità illecite che si era prefissato.
In particolare negli ultimi anni aveva costituito quattro società prive di lavoro e reddito attraverso le quali assumeva, per gli scopi anzidetti, manodopera extracomunitaria.
Per celare la sua illecita attività P.A. aveva escogitato di sostituirsi a terze persone, ignare di essere state nominate amministratori unici delle società, a nome e per conto delle quali firmava falsi contratti di lavoro, buste paga e dichiarazioni reddituali in favore degli stranieri.
Tale meccanismo illecito, portato alla luce dalla Squadra Mobile di Pistoia, ha consentito di individuare altre 16 posizioni relative a false regolarizzazioni di cittadini extracomunitari di varia nazionalità che sono state presentate, sempre per non generare sospetti, anche in altre province come quella di Prato, Firenze, Perugia e Modena.
[squadra mobile pistoia]