montagna. BRACCESI E DANTI CHIEDONO LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE

Piazzale dell’Abetone
Poca neve, ma molto vento, all’Abetone

PISTOIA-MONTAGNA. Braccesi e Danti scrivono a Rossi:

Ill.mo Presidente Enrico Rossi,
Come già saprà la stagione invernale, fin qui caratterizzata dalla mancanza di basse temperature e di precipitazioni nevose, ha messo in seria crisi i territori montani e il relativo sistema produttivo locale, e regionale, con danni economici non recuperabili nel proseguo della stagione stessa.

Nonostante l’accensione degli impianti di innevamento programmato, laddove è stato possibile utilizzarli, abbia garantito un minimo di sciabilità nei vari comprensori, la mancanza di neve e le alte temperature inusuali per il periodo stanno avendo serie ripercussioni sull’intera filiera economica, a partire dai gestori degli impianti di risalita, aggravati anche dalle spese sostenute per il funzionamento dei sistemi di innevamento, alle varie attività commerciali e turistiche, fino agli artigiani e i professionisti che operano nel settore.

In considerazione di tale situazione di emergenza, in queste ore aggravata da un’allerta meteo con venti di uragano sui crinali, e della disponibilità da Lei annunciata ad aprire un tavolo tecnico regionale al fine di gestire la crisi del sistema sciistico, siamo a pregarLa di farsi portavoce presso il Governo centrale della richiesta urgente di stato di calamità naturale per i territori montani.

Certi di un suo interessamento, nel ringraziarla per l’attenzione restiamo in attesa di un suo riscontro in merito.

Tommaso Braccesi, Comune di Cutigliano
Giampiero Danti, Comune di Abetone

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