
PISTOIA. La pubblicazione annuale di Legambiente, Ecosistema urbano – Comuni (dati 2014), che fa il punto sulla situazione dei Comuni italiani sulla qualità di alcuni servizi pubblici come la qualità dell’aria, i consumi idrici domestici, i rifiuti prodotti ed altro, rivela anche un dato molto basso per la capacità di depurazione rilevata per Pistoia.
Un 58% , che la pone al 95° posto su 104 città italiane e che è ben lontano da quell’iperbolico 91% tanto reclamizzato dall’azienda gestrice del servizio idrico.
A poco o nulla valgono le giustificazioni di Pubbliacqua sulla difficoltà di arrivare a tutte le frazioni collinari e montane.
Pistoia non è la sola ad avere un territorio montuoso. Altre città con territori simili hanno ben altre capacità di depurazione: tra le prime 15 che depurano al 100%, oltre a Milano, figurano città come Torino, Sondrio, Aosta, Bolzano, Modena.
Moltissime altre hanno un livello prossimo al massimo: Parma al 97%, Siena al 98%, Trento al 99% e persino Prato che raggiunge il 98% ed è servita dalla medesima azienda.
Un merito invece ai cittadini che risultano essere i secondi più virtuosi d’Italia riguardo ai consumi idrici domestici.
Come dire “Con quel che costa, meglio usarne poca!”.
[sessa – legambiente pistoia]