
ABETONE-CUTIGLIANO. “Riguardo al via libera che la Regione Toscana ha dato per la fusione dei comuni di Abetone e Cutigliano, ho ritardato qualche giorno ad entrare nell’acceso dibattito che ne è scaturito perché , ingenuamente, mi aspettavo una presa di posizione contro tale decisione da parte non solo del sindaco Braccesi – lo sfogo di Chiara Belli –. Il Paese che vorrei insieme si può- ma anche dei consiglieri di maggioranza, visto quanto era stato affermato durante il Consiglio comunale del 30 ottobre 2014 in cui era stata presentata la delibera Consiliare n.62 del 30 ottobre 2014 con cui si poneva all’attenzione dei consiglieri la richiesta di “Proposta di legge alla Giunta regionale volta alla fusione dei comuni di Abetone e Cutigliano ai sensi degli artt. 58 e ss. della Legge regionale 23 novembre 2007 n. 62”.
Dal verbale risulta chiaramente la volontà dei consiglieri e del sindaco, che addirittura affermava di farsene garante presso la Regione, di far rispettare il voto che sarebbe uscito dai referendum consultivi indetti successivamente per i giorni 29 e 30 di Novembre 2015, nei due Comuni coinvolti e basate sulla consuetudine della regione Toscana di non procedere a fusione dei Comuni interessati nel caso in cui in uno solo di questi avesse prevalso il “No” alla fusione.
Ho sentito la voce di cittadini e del consigliere di minoranza Ferrari che indipendentemente dal fatto che fossero stati favorevoli alla fusione, con grande onestà intellettuale, hanno invocato che fosse tenuto conto della volontà popolare. Silenzio assordante da parte della maggioranza. Vivo questo momento con grande sconforto, perché ogni giorno mi sento di vivere in un terribile momento di assenza di democrazia”.
[belli – il paese che vorrei]