san[t]ità. QUANDO LA COPERTA È CORTA…

Valerio Bobini
Valerio Bobini

AREZZO. Quando si dice che la coperta è corta.

Abbiamo sempre sostenuto che la nuova legge Sanitaria N° 28 prima e la 84 oggi avrebbero peggiorato le già precarie condizioni in cui versa la Sanità Toscana.

Invece le continue cantilene rassicurative dell’establishment: dal Presidente della Re/agione Toscana, all’Assessore alla sanità, ai vari Dirigenti Asl, quando nondimeno zelanti addetti stampa delle Asl (Pistoia) che Ponticellavano, pardon Pontificavano sulla nuova riforma toscana per smentire ciò che sostenevamo.

Infatti oggi possiamo apprezzare fino in fondo la bontà dei tagli e la poco lungimiranza della politica sanitaria toscana.

Non siamo a rimarcare ciò che già conosciamo sulle difficoltà d’accesso ai servizi sanitari, agli accertamenti diagnostici, ai ricoveri, ai prontosoccorsi, ai lunghi tempi d’attesa per interventi chirurgici che già per l’ex Asl 8 erano state dichiarate riduzioni dell’attività chirurgica del 20%.

Ma siamo a dire che notizie apprese oggi e da verificare, ci dicono che dalla prossima settimana ad Arezzo verranno tolte due sedute operatorie di chirurgia operatoria di cui una di senologia che dalle 12 ore del giovedì passerà a solo 6 ore con riduzione del 50%. Facciamo presente che queste sedute sono quasi interamente dedicate ad asportazione di tumori.

Il tutto sembra da addebitare alla mancanza d’anestesisti che devono essere dirottati anche in altre sedi dell’Asl. Sembra che la carenza di anestesisti per l’ex Asl sia di 10 unità attualmente.

La domanda è: è stata fatta una buona programmazione sul personale in questi ultimi anni? La nuova legge 28 i cui effetti si sono visti ancor prima della sua approvazione, (marzo 2015) e il suo surrogato, la 84 del dicembre scorso, sono la vera panacea che mancava per arricchire il piatto?

Il Sindaco di Arezzo ne sa qualcosa?

[*] – Presidente del Crest, lettore, ospite

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