PRATO. Ultimo in ordine di tempo, il servizio de Le Iene mette in luce un fenomeno che l’amministrazione comunale affronta pubblicamente, e con tutti i mezzi a sua disposizione, fin dall’inizio del mandato dopo anni di silenzio e di strumentalizzazioni di ogni tipo.
Di qui la scelta di mappare scientificamente il fenomeno, individuando la provenienza e l’età media (drammaticamente bassa) dei consumatori di droga, i luoghi dello spaccio, la tipologia di droga consumata; e quindi la messa in campo da parte della Giunta delle azioni necessarie, sia sul piano sociale, con l’impiego degli operatori di strada, sia sul piano repressivo, con i controlli su persone e negozi nel perimetro della zona più colpita dal fenomeno.
Importanti sono state anche le azioni intraprese di riqualificazione, sia con gli interventi nella zona del Serraglio (distruzione della stanza del buco naturale che si era formata lungo le ferrovie), sia con il nuovo regolamento del commercio che limita l’apertura di minimarket.
L’amministrazione comunale ha quindi fatto la propria parte mettendo in campo tutte le azioni consentite dalle proprie competenze. È evidente, tuttavia, che se Prato è diventata un punto d’attrazione per lo spaccio e il consumo di droga su scala metropolitana, quello che serve davvero è smantellare il mercato illegale che sta dietro a tutto questo: la droga non cresce spontaneamente a Prato.
Quali sono le azioni di contrasto ai canali che riforniscono di droga la piazza di Prato messe in campo da la Questura, il Comando dei Carabinieri e la Procura? Colpire i singoli spacciatori è necessario, ma diventa prioritario bloccare l’intero sistema di affari che sostiene i singoli traffici in alcune strade del Centro. Una priorità che richiede un lavoro investigativo sicuramente complesso ma indispensabile.
La Prefettura si vuole attivare finalmente in questo senso, facendo dello smantellamento del sistema della droga a Prato una priorità del proprio operato? Se si è arrivati a questo punto c’è stata evidentemente una sottovalutazione del problema, a cui occorre rimediare quanto prima. Quali azioni vuole mettere in campo il Prefetto di Prato per rispondere a questa emergenza? La responsabilità per la risoluzione di un problema così grande non può essere lasciata in carico soltanto all’Amministrazione, ma deve essere condivisa anche dallo Stato.
Gabriele Bosi
Segretario Provinciale Pd