AGLIANA. Un percussionista che all’occorrenza diventa un batterista. Tre ai fiati, tre chitarristi classici, che non si sottraggono dall’onore e dall’onere di cantare, un vocalista sovrappeso ma con la grazia di chi ha il ritmo nel sangue e nel dna, munito di maracas e un contrabbasso, uno degli eredi ufficiali, uno dei figli, di Secundo, la leggendaria band di Buena Vista Social Club. Questa la formazione del Grupo Company Secundo de Cuba e questa, con una vocalista cubana e due straordinari ballerini italiani di salsa e merengue che si è presentata ieri sera al Moderno di Agliana per festeggiare il primo maggio.
Il teatro aglianese, fortunatamente pieno, ha così risposto al meglio all’invito dell’Amministrazione comunale che ha promosso l’evento: due ore ininterrotte di musica cubana con l’indispensabile omaggio agli Inti Illimani del Comandante Che Guevara e una sorprendente Besame mucho. Il concerto, tra l’altro, ha introdotto il Giugno aglianese, che si preannuncia particolarmente radevole.
Una serata che ha consumato la propria essenza senza fare inutili e fastidiosi ricorsi alla demagogia della festività, letteralmente occupata dalla melodia cubana, che somiglia, quanto a rappresentazione folk, quella di Napoli: sono due popoli, quello cubano e quello napoletano, che per più di un aspetto tendono a somigliarsi. Ad iniziare dall’intonazione, che sembra essere una delle caratteristiche di entrambe le popolazioni per poi arrivare ad un amore viscerale verso le rispettive terre. L’attaccamento alle origini dei cubani e dei napoletani è, il più delle volte, decisamente accentuato rispetto alla tenerezza nutrita verso le proprie tradizioni da tutti gli altri. E non è stato un caso, probabilmente, se durante il concerto la vocalista abbia intonato l’attacco di ‘O sole mio.
Prima della rappresentazione, abbiamo fugacemente cenato al Filodolio, punto di ristoro di Agliana, posto a due passi dal Moderno: ve lo raccomandiamo per un mix di bontà, economia e gentilezza, tre doti innate, primo maggio compreso.