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PISTOIA. Avendo la fortuna di girare il Belpaese per lavoro e diletto, siamo impegnati a tenere alto il nome di Pistoia, prossima capitale italiana della cultura.
Non ha ragione, quindi, chi ci taccia di essere cattivoni, sempre polemici, pronti a dire male della città che ci ha dato i natali: va bene siamo pistoiesi, ma taluni scambiano il troppo amore e la conseguente voglia di vedere Pistoia sempre più bella, pulita, ospitale e ricca di servizi, per idiosincrasia verso qualcuno o qualcosa (tranquilli, solo verso l’ottusità latente e manifesta).
Sono giorni e giorni, ad esempio, che facciamo pubblicità a “Sereno variabile”, il programma da guinness dei primati (è in onda ininterrottamente dal 1977) di Rai 2 condotto dal sempiterno Osvaldo Bevilacqua e che si occuperà della città di Giano domani, sabato 27 febbraio, a partire dalle 17.10.
Se ce l’avessimo con qualcuno o qualcosa non inviteremmo il mondo, dalle Alpi a Lampedusa, a sintonizzarsi sul secondo canale del digitale terrestre: perché è chiaro anche a non vedente che nella puntata dedicata alla prossima capitale italiana della cultura si evidenzieranno soltanto i pregi di Pistoia e dei suoi dintorni.

Una suggestiva cartolina che dovrebbe invitare i nostri connazionali (e non solo) a una visita, più o meno approfondita, entro il prossimo anno. Perché per allora, s’immagina, Pistoia sarà tirata a lucido da Bertinelli e compagni, impegnati come non mai a farsi rieleggere.
Certo ora ci vorrà tutta la bravura di Bevilacqua, uno dei rossi più popolari del video assieme ad Aldo Biscardi, ex craxiano di ferro (narrano le cronache pettegole) che ha resistito a tutto e a tutti e che continua a viaggiare su e giù per la splendida Penisola – tra bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche e un assaggio di prodotti tipici – per non mostrare vicoli, vicoletti, strade e viuzze sconnessi, le cacche dei cani lasciate a terra dai nostri concittadini, che pensano sia da maleducati raccogliere, cartacce e fogliame ad ogni angolo e marciapiedi, che come li definirebbe l’amico milanese e milanista Stefano Spinosa, “ballerini, quando addirittura inesistenti”.
Forza, dunque, c’è Pistoia in televisione: tutti ad ammirarla (che tanto la polvere è stata messa sotto al tappeto. Per ora).
[Gianluca Barni]