vecchi tromboni & montagna. PIOVE, GOVERNO LADRO!

Vecchi tromboni
Vecchi tromboni

MONTAGNA. Un turista si infortuna a sciare e i Sindaci Danti e Braccesi reclamano a gran voce un Pronto Soccorso efficiente.

Osservate bene: il termine Ospedale è sparito dai documenti ufficiali, il termine Pronto Soccorso idem e il Piot di San Marcello è l’unico e salvifico punto di pseudo diagnostica che un territorio che rappresenta geograficamente quasi i due terzi dell’intera Provincia può vantare.

È evidente, e lo è tristemente, che il gioco “è al ribasso”.

Nel normale pensare della popolazione montana ci si aggrappa adesso al mantenimento o meglio al ripristino “almeno” di un pronto soccorso che tale possa chiamarsi e quindi con supporti medico-logistici che attualmente non vi sono e che, con il pensionamento prossimo venturo dei medici di Medicina Generale, daranno il definitivo colpo di grazia a quello che un tempo era l’Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese e, nel suo complesso, la sanità montana.

L’Abati che il rosso-Rossi voleva prendere a pedate nel culo per non avere proceduto alla realizzazione dell’eliporto, è in cuccia al sicuro nelle stanze della Regione dopo avere compiuto il suo compito di smantellamento della sanità montana e al suo posto è sopraggiunto il Marchese (del Grillo) Morello che terminerà l’opera di disfacimento del poco o nulla rimasto.

La memoria breve, il ricordo corto e il gioco in difesa è tutto ciò che questi “balordi” chiamati politici usano per recuperare un credito oramai perduto ma che pensano ancora di poter vantare.

Lo si osserva dalle presenze del vecchiume ex Pci nelle varie assemblee che si sono svolte in questi giorni in Montagna, dove decennali amministratori di vertice della ex Comunità Montana si sono rifatti audacemente sentire per propagandare le soluzioni ottimali da porre in essere per la Montagna del domani!

La Montagna è in mano ai «vecchi tromboni»?
La Montagna è in mano ai «vecchi tromboni»?

Non ci risulta che alcuno si sia alzato intimando loro un perentorio: “Fuori dai coglioni, cialtroni!”; con ciò quasi supinamente accettando che i cattivi maestri di allora possano anche oggi venire a dirci come fare e cosa fare per farlo bene (tipo buona scuola e minchiate varie).

Che dire? Possibile che i gruppi spontanei nati a difesa del Pacini o con la volontà di scoprire la vera verità, e non quella “ufficiale”, sugli ammanchi in Comunità Montana non possano avvalersi della necessaria solidarietà e del corrispondente attivismo se non quello verbale, che non costa niente?

Le vicende che hanno coinvolto i Comuni di Abetone e Cutigliano, dove a prescindere dalla bontà o meno del progetto di fusione, ha stravinto l’arroganza politica di alcuni disgraziati politici targati Pd che “maneggiano” il popolo sovrano come fosse sterco di vacca, dovrebbe indurre tutti coloro, che pretendono di sentirsi parte attiva nel cambiamento, a tenere gli occhi aperti e gli orecchi dritti.

Hanno ridotto la Montagna in brache di tela e già il giochetto che si avverte è su chi sarà il nuovo Sindaco di Cutiglione: sarà Montagna? Sarà Braccesi? E chi saranno i rispettivi sodali? E la Massoneria, che anche in Montagna è divisa (ti pareva?) chi appoggerà? Verrà fatto un meeting sulla buona amministrazione con relatori i vecchi tromboni della Comunità Montana? Insomma, il morto è in casa e già si prepara la festa.

Attenti, però, che la festa non la stiano preparando a voi…

[Felice De Matteis]

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