IL PROFESSOR PACI, I FRESH E IL BILANCIO DELLE MERAVIGLIE

Il Prof. Ivano Paci, Presidente della Fondazione Caripit
Il Prof. Ivano Paci, Presidente della Fondazione Caripit

PISTOIA. Nel dì del tripudio del Chiar.mo Prof. Ivano Paci, che oggi si bèa di intere paginate d’elogi su quotidiani locali che gli tributano il bacio della pantofola per i suoi successi finanziari, le nostre ossessioni (come lui dice, attribuendoci non il nostro, ma il suo interiore turbamento: e dopo spiegheremo perché…), quelle ossessioni, dicevamo, impongono non a noi in quanto rozzi, come costui blaterava nella sua risposta (vedi), ma a noi in quanto lucidi analisti e profeti che, se costui avesse ben letto la Sacra Scrittura saprebbe a menadito che son sempre stati sui cabbasisi ai regnanti (e lui, trentennale monarca, è, come Cristo: vincente, regnante e imperante); impongono a noi di sciupargli un po’ di quel giùbilo (di cui sta godendo) con osservazioni ragionate, ragionieristiche e che, per questo, finiscono per avere ragione e accreditar quel che andiamo dicendo da tempo: perché l’ossessione non ce la abbiamo noi nei suoi confronti, bensì lui nei confronti di quei Fresh che non lo fanno riposare o altrimenti non farebbe di tutto per nasconderne la presenza in cassa cancellando ogni forma di accantonamento per perdite come per legge: con il presumibile fine di non far vedere o far obliare quello che tutti i suoi colleghi (più sciocchi di lui…?) hanno fatto senza tanti rigiri.

Occorre, infatti, far notare non solo ai lettori pistoiesi e non, ma in primis a Ivano e alla sua eccellentissima ed augusta figura di ex cattedratico, che il principio della prudenza (art. 2423 bis c.c.) impone non solo di evitare sopravvalutazioni dell’attivo, come abilmente ci ricorda egli, ma anche l’opportunità di prevedere necessarie rettifiche di valore e/o accantonamenti se i valori dell’attivo o del passivo non riflettono più “la funzione economica…” (come ci ricorda qualcun più importante di lui: art. 2423 bis c.c.).

Quando la fantasia degli americani di J.P. Morgan (quelli dei mutui subprime!) partorì il titolo ibrido denominato Fresh, era previsto che i sottoscrittori dovevano convertire le obbligazioni in titoli azionari Bmps ad un valore di € 3,38 per azione.

La valutazione dei Fresh è quindi strettamente legata al valore dell’azione Mps, che in questi primi mesi del 2014 ha avuto una forbice di oscillazione tra lo 0,22 e lo 0,25.

Adesso vediamo le scelte che altre fondazioni e altri soggetti istituzionali hanno effettuato nei loro bilanci (2012):

ENTI

VALORE NOMINALE

SVALUTAZIONI DIRETTE E/O ACCANTONAMENTI

Fondazione MPS

492.000.000

457.000.000

Fondazione CariPaRo

30.000.000

25.000.000

Fondazione Piacenzae Vigevano

15.000.000

1.900.000

Fondazione Cassa Gorizia

3.000.000

1.500.000

Unicoop Firenze

30.000.000

5.800.000

Fondazione Caript

10.000.000

ZERO

Sono, dunque, costoro che sono stati eccessivamente prudenti o è stata la Fondazione Caript (da Ivano santamente ed evangelicamente da sempre retta, corretta e diretta) scarsamente prudente?

Lui, ex-cattedratico, potrebbe dircelo facendo attenzione al fatto che ZERO è quel non-numero, che non ha valore, inventato dagli arabi e da loro chiamato sìfr: quel miracolo, che ha permesso ai ragionieri come il Professore, di incolonnare le cifre e, alla fine, di poterle sommare, sottrarre e effettuare le operazioni correlate (moltiplicazioni e divisioni: che altro non son che somme e sottrazioni sotto altra parvenza…) senza problemi.

Fresh MPS
Fresh MPS

Ci dica – evitando accuratamente qualsiasi forma di logorrèa, dato che noi crediamo ZERO all’Accademia – perché lui ha fatto ZERO e non accantonamenti com’era, pare, tenuto a fare. E non si vanti tanto d’aver passato il vaglio del collegio sindacale o d’altri, su cui lasciamo perdere per cristiana pietà.

Prenda, infine, doverosa coscienza che, forse, dei rozzi che hanno fatto il Classico e solo latino e greco, non sempre, ma a volte, giungono a capire anche un po’ di numeri: non al contrario, per scontata proprietà transitiva, coloro che (pur cattedratici) hanno fatto solo numeri, sono in grado di rigirarsi ne’ meandri del latino e del greco o nella Sacra Scrittura o nella filosofia o nell’astrazione più pura della logica. E ciò non è uno ZERO e neanche un par di ZERI: è un fatto, è un 1, Professore!

Saluti con l’ossequiosa proskýnesis dovuta a chi vive e regna.

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