leggere la città. IN MOSTRA I PROGETTI DELL’ARCHITETTO MASSIMO BALDI

Massimo Baldi in una foto del 1967
Massimo Baldi in una foto del 1967

PISTOIA. È stato il primo presidente dell’Ordine degli Architetti di Pistoia, eletto nel 1981 appena costituita la sezione provinciale. I suoi disegni raccontano una parte di storia della città; sono suoi infatti i progetti di alcuni degli edifici pistoiesi che tuttora contribuiscono a definire l’immagine della città: è nato da un suo disegno l’attuale Liceo scientifico Duca d’Aosta, sul viale Adua, così come la grande Casa del popolo di Bottegone.

Una delle esposizioni inserite nel calendario di Leggere la Città 2016 (a Pistoia dal 7 al 10 aprile) sarà dedicata alla figura dell’architetto Massimo Baldi, di cui quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della morte.

Dal titolo “La Pistoia di Massimo Baldi 1986-2016: l’eredità di un architetto urbanista”, la mostra sarà ospitata nei locali della biblioteca San Giorgio e verrà inaugurata alle 15 del 7 aprile.

Nello spazio espositivo della biblioteca San Giorgio saranno esposti alcuni progetti mai esposti prima e digitalizzati per l’occasione, che dopo la mostra potranno entrare a far parte dell’archivio del Comune di Pistoia (gli originali sono attualmente depositati all’Archivio di Stato di Firenze).

I disegni scelti per l’esposizione, relativi prevalentemente all’edilizia privata, ad edifici pubblici e all’urbanistica, mostreranno i disegni di Baldi per le aree ex Breda (1973), il progetto del liceo scientifico di Pistoia (1968); quello del bar Campo Marzio in piazza della Resistenza (1958); della Tecnocasa (1955) e della concessionaria auto e condominio in viale Adua (1973). Saranno esposti progetti di alcune case private, come casa Bonan (1955), casa Battiloni (1969), casa Di Stasi (1966), casa Cimoroni (1969), casa Giacomelli-Banci (1964).

La casa del popolo di Bottegone
La Casa del popolo di Bottegone

Sarà mostrato anche il progetto della Casa del popolo di Bottegone risalente al 1954, che l’architetto Baldi sviluppò, insieme ad un collega fiorentino, condividendolo anche insieme ai lavoratori, entusiasti di dibattere problemi di architettura, di funzionalità e di struttura.

Della mostra farà parte anche il progetto della casa studio Vivarelli (1969), che l’architetto Baldi portò a termine dopo la morte dell’architetto Stonorov.

La mostra, curata dagli architetti Monica Baldi e Lorella Zappalorti, sarà visitabile fino a lunedì 18 aprile negli orari di apertura della biblioteca.

Alla inaugurazione della mostra interverranno il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli e gli architetti Monica Baldi, figlia di Massimo, e Giuseppe Santoro, presidente di Inarcassa (Cassa nazionale di previdenza e assistenza per ingegneri e architetti liberi professionisti). L’evento sarà arricchito dalla performance al violoncello del maestro George Georgescu, che interpreterà la Suite n° 3 in do maggiore di Johann Sebastian Bach.

Sabato 9 aprile, in occasione della notte bianca, è prevista un’apertura straordinaria fino alle 24.

Lunedì 2 maggio – esattamente nel giorno in cui, 30 anni prima, Massimo Baldi moriva – alle 17 nella sala Maggiore del Palazzo comunale si terrà una cerimonia commemorativa dedicata all’architetto.

La vita dell’architetto Massimo Baldi. Nasce a Pistoia il 3 dicembre 1927, inizia l’attività professionale nello studio tecnico del padre Romolo. Negli anni 50 affronta il problema delle Case del popolo, sfrattate dai vecchi locali, e risolve il caso di Bottegone insieme a un collega fiorentino.

Due esperienze amministrative lo coinvolgono sul finire dello stesso decennio: la prima nel consiglio di amministrazione degli Istituti raggruppati e la seconda, con l’elezione a consigliere comunale iscritto nel gruppo socialista, quale vicesindaco fino al 1960.

Il 1957 è l’anno del matrimonio con Ernesta, che collabora con lui fino al 1975, seguito dalla nascita delle figlie Elisabetta e Monica.

Dal 1960 al 1970 ricopre il ruolo di presidente della Commissione censuaria comunale di Pistoia.

La veduta prospettica del liceo scientifico Duca d’Aosta
La veduta prospettica del Liceo Scientifico Duca d’Aosta

È membro del Comitato regionale per i beni culturali della Toscana, sindaco revisore del Centro studi di storia dell’arte, esperto dell’Ente provinciale del turismo di Pistoia, socio dell’associazione nazionale Centri storici e artistici e, dal 1972, membro del comitato tecnico dello Iacp (istituto autonomo case popolari) di Pistoia.

Per le sue competenze professionali viene nominato dal Consiglio regionale toscano, nel settembre 1972, membro della Commissione regionale tecnico-amministrativa – sezione urbanistica e beni ambientali –, incarico che manterrà fino alla scomparsa.

Nel 1981 viene eletto presidente dell’Ordine degli architetti della Provincia di Pistoia, appena costituito, e in seguito anche della Federazione degli ordini degli architetti della Toscana; incarichi ricoperti fino alla fine dei suoi giorni.

Il 2 maggio 1986 Massimo Baldi scompare, a Firenze, a seguito di un incidente stradale avvenuto nella notte fra il 13 e il 14 febbraio dello stesso anno, sull’autostrada A11, nel tratto Montecatini Terme-Pistoia, a poche centinaia di metri dalla città che aveva realmente amato e voluto sempre più moderna e funzionale.

L’archivio dell’attività professionale, immenso patrimonio costituito da progetti, disegni, studi e documenti, è stato dichiarato d’interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana ed è depositato all’Archivio di Stato di Firenze.

Informazioni: Ufficio cultura del Comune di Pistoia, tel. 0573.371690. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.

Vedi:

[comune pistoia]

Print Friendly, PDF & Email