visit italy. BARTOLOMEI, MALTINTI & I SOLDI PUBBLICI REGALATI AI PRIVATI

Alessio Bartolomei
Alessio Bartolomei

PISTOIA. Nei giorni scorsi la pagina facebook di Linee Future ha inserito un breve video che, nel giro di poco, è diventato quasi virale.Due minuti di consiglio comunale che in poche ore hanno raggiunto più 3000 visualizzazioni.

Il video raccoglie un intervento del consigliere Alessio Bartolomei, già candidato sindaco per la coalizione formata dalla lista civica Pistoia Futura e Udc, il quale afferma essenzialmente che l’acqua è bagnata.

A ruota, dopo qualche giorno, Roberto Maltinti, affidandosi a quasi tutti gli organi di stampa (vedi La Nazione), ha sostanzialmente risposto che l’acqua non è bagnata.

La questione è semplice, verte sulla manutenzione straordinaria del palazzetto dello sport, cioè il rifacimento del tetto.

Alessio Bartolomei ha voluto esporre un ragionamento di principio: se c’è da fare uno sforzo e trovare delle risorse è per lo sport minore, non professionistico. Al comune, secondo il consigliere con il record di permanenza a palazzo di Giano, non ritorna nulla; là dove c’è un grande interesse c’è un grande giro di soldi e non può metterli il pubblico: il pubblico li deve mettere dove non è possibile reperire risorse alternative.

Monsieur de Lapalisse non potrebbe dire una cosa così evidente, ma se qualcuno ritiene che la spesa pubblica debba finire allo sport professionistico, e quindi non allo sport amatoriale, lo dica apertamente spiegandone il perché.

In passato avevamo parlato (vedi Quando lo spreco va bene a tutti: soldi pubblici a società private), di quel particolare autismo in salsa pistoiese rappresentato dalla storica commistione tra soldi pubblici del bilancio comunale e interessi privati di società dello sport professionistico. Quasi un tabù: calcio e basket agli alti livelli, a Pistoia, costituiscono una formidabile passerella per i politici di tutti i colori, che non mancano spesso di regalare e regalarsi selfie tra gradinate, tribune, tifosi e tripudio di colori e striscioni.

Roberto Maltinti [da tuttobasket.net]
Roberto Maltinti [da tuttobasket.net]
Specie quelli che hanno avuto e hanno ruoli amministrativi o comunque di primo piano hanno fatto e fanno della presenza allo stadio e al palazzetto una sorta di condicio sine qua non: pure il Sindaco Bertinelli – pur all’antitesi del politico tutto panem et circenses – ha dovuto accettare di lanciare segnali di vicinanza alle tifoserie arancioni e biancorosse dal proprio profilo facebook.

Ma del resto, diceva già Churchill, gli italiani vanno in guerra come se andassero allo stadio (o al palazzetto dello sport – n.d.r.) e vanno allo stadio (o al palazzetto dello sport – n.d.r.) come se andassero in guerra, e Pistoia, dove la vera e autentica partecipazione ad un tema comune si ha e si è avuta – in fin della fiera – praticamente per i grandi eventi sportivi, non fa eccezione.

La domanda di Alessio Bartolomei in aula (vi sembra una logica che può essere perseguita (quella di togliere i soldi pubblici allo sport amatoriale e dilettantistico per darli allo sport professionistico, calcio o basket che sia – appare così una vox clamantis in deserto e la successiva difesa d’ufficio – naturalmente debole – di Roberto Maltinti, presidente del Pistoia Basket 2000, appare pienamente come una goffa e stridula arrampicata sugli specchi.

Sicuramente a monte della convenzione per la gestione, tra Comune e Pistoia Basket, del palazzetto non tutto è stato lineare e definito rigorosamente, ma prescindendo un attimo dalla contingenza, e premettendo che tutti i pistoiesi sono orgogliosi della propria squadra etc., come si fa a dire “Non capisco la polemica”?

Sarebbe allora normale che l’Esselunga, gli alimentari della Sala, gli esercenti del centro tutti chiedessero e pretendessero soldi dal comune per il solo fatto che ne hanno bisogno e sono luoghi frequentati in teoria da tutti i pistoiesi?

Tutto questo avviene in Italia e a Pistoia, tra le fasi finali della sindrome della rana bollita e le sesquipedali scemenze a sostegno del trasversalissimo ed evergreen “partito della spesa sprecona e dei pasti gratis al di sopra di ogni possibilità”.

[Lorenzo Cristofani]

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One thought on “visit italy. BARTOLOMEI, MALTINTI & I SOLDI PUBBLICI REGALATI AI PRIVATI

  1. Senza contare che il Comune prende una cifra simbolica di affitto annuale, sia per il palazzo dello sport che per lo stadio, l’equivalente più o meno di un appartamento in centro.
    Aggiungerei anche che tale affitto si ripaga più o meno con la pubblicità di uno solo dei numerosi cartelli pubblicitari esposti sia allo stadio che al palazzo… e per la manutenzione devono intervenire i poveri cittadini, che magari non sono neanche interessati alle partite?
    Sarebbe interessante anche sapere chi paga per il riscaldamento e le bollette della corrente elettrica per i due “templi dello sport cittadini”.

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